American College

American College
American College

American College nasce come seguito ideale di Lezioni Maliziose, che nel 1981 aveva avuto un sorprendente successo. Stesso produttore, stesso sceneggiatore ed un cameo per Sylvia Kristel, che in Lezioni Maliziose aveva avuto un ruolo assai più consistente, mentre qui si limita a pochissime pose e ad un personaggio ai limiti della parodia (l'insegnante goffa di educazione sessuale, ribattezzata Miss Copoletta, "Copuletta" nella versione italiana.... pensate che fine umorismo); per protagonista viene scelta Phoebe Cates, esplosa un anno prima con Paradise e con un altro film liceale, Fast Times At Ridgemont High (Fuori Di Testa). Suppergiù la Cates si ritrova nella stessa identica cornice, goliardate scolastiche e ormoni in rivolta 24h; American College - che non ha nessuna concreta continuità con Lezioni Maliziose - spinge un po' di più sull'aspetto sexy, avvicinandosi maggiormente ai Porky's (il primo capitolo della serie era già uscito nei cinema nel 1981). La trama verte fondamentalmente su quattro personaggi, Christine (Phoebe Cates) e Jim (Matthew Modine), fidanzatini intenzionati ad avere la loro "prima notte", Jordan (Betsy Russell), bella e antipatica, ambita e predatrice, Bubba (Michael Zorek), robusto ragazzone in fissa per il sesso, motore comico del film. La loro interazione reciproca scatena tutto ciò che vediamo nell'oretta e mezzo di American College, sequela ininterrotta di situazioni tipiche da teen comedy anni '80, che non disdegnava affatto un po' di trivialità, qualche nudo ed una certa misoginia.

I momenti comici sono quasi sempre al limite del demenziale (si pensi ai siparietti della preside della scuola), gli incontri tra ragazze e ragazzi hanno come unica ragione sociale il sesso. Per altro il film avrebbe come titolo originale Private School... For Girls, che nei fatti confina con una scuola per soli ragazzi (costretti continuamente a scavalcare una cancellata per compiere le proprie imprese erotiche). Già osservando la locandina si capisce il registro della pellicola, in basso quella sfilata di sederi corrisponde all'ultima scena, la consegna dei diplomi; sopra ci sono i tre amici travestiti da donne per potersi intrufolare nel college femminile (stratagemma che occupa un'ampia parte del film) e sulla destra c'è la storia romantica (abbastanza abbottonata) tra la Cates e Modine; solo nel finale, quando dopo varie peripezie la Cates si concederà, assistiamo a qualche sbirciata sulle sue nudità, protette da una lunga vestaglia che, bagnata dall'acqua dell'oceano nel quale gli amorini si rotolano al tramonto, esalterà il fondoschiena dell'attrice (c'è anche un rapido nudo con la Cates adagiata sul fianco, sulla sabbia). Le fa da contraltare la Russell, che non esita invece a mostrarsi in lingerie ed a scoprire i suoi notevolissimi seni (la scena della cavalcata a petto nudo per impressionare Modine raggiunge indubbiamente lo scopo.... impressiona!). Più in generale anche le altre collegiali si spogliano spesso e volentieri, con prevedibili scene di docce e spogliatoi. Nonostante tutto ciò, American College non risulta mai eccessivamente sguaiato o volgare, rimane pur sempre nell'alveo delle commedie anni '80 nostalgiche e canagliesche, dove si forzava un po' la mano ma senza strafare. La simpatia di Zorek è travolgente e la bellezza candida della Cates lo è ancora di più. L'anno dopo girerà Gremlins, cercando di affrancandosi dal ruolo della scolaretta che stava finendo per stritolarla. La versione televisiva del film è più breve, le scene più esplicite sono state sostituite da altre e, in qualche caso, espunte del tutto.

Trailer ufficiale

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