Agente 4K2 Chiede Aiuto

Agente 4K2 Chiede Aiuto
Agente 4K2 Chiede Aiuto

Il titolo un po' spicciolo Agente 4K2 Chiede Aiuto (alla maniera comunque di tanti poliziotteschi di fine '60 e poi anni '70) sembra stridere con l'originale Warning Shot, il "colpo d'avvertimento" che un tutore dell'ordine dovrebbe sparare per aria al cospetto di un potenziale sospettato, manovra che nel film ha una sua ragion d'essere in relazione all'accusa di falsa testimonianza resa dal protagonista, il sergente di Polizia Tom Valens (David Janssen). In realtà a ben vedere la sceneggiatura è tratta dal romanzo "711 - Officer Needs Help" di Wade Miller (pseudonimo dei giallisti americani Robert Wade e H. William Miller, autori di circa 33 libri in tandem), dunque è sorprendentemente più fedele alle intenzioni del titolo assegnato alla pellicola negli States, paese di produzione. Per quanto la vicenda abbia una solida base poliziesca, per una buona prima metà l'ambientazione è tutta processuale, con tanto di giudice, avvocati, aula di tribunale, stampa infoiata a caccia del colpevole e pubblico urlante. Il malcapitato (sotto processo) è il sergente Valens, accusato di aver ucciso uno stimatissimo medico sostanzialmente per negligenza (tempo addietro gli era già successo un episodio simile). Valens insiste nel dire che la vittima fosse armata ed avesse un atteggiamento trafelato e sospetto, tuttavia la (presunta) arma del morto non si trova, la sua reputazione è impeccabile (un vero e proprio filantropo) e l'omicidio è avvenuto in circostanze complicate, di notte, in mezzo alla nebbia.

Quello del sergente è un vero e proprio calvario poiché nessuno gli crede, né il suo collega di pattuglia né il suo capo; o meglio, inizialmente cercano di proteggerlo, ma si sfilano abbastanza rapidamente. In breve Valens dovrà persino forzare la Legge per provare la propria innocenza. Si appoggia ad un tizio conosciuto per caso, nel condominio dove ha ucciso il medico. E' un pilota d'aerei perdigiorno (George Grizzard), con la fissa delle ragazze e la parlantina molesta. Valens svolge delle proprie indagini cocciute e determinate, sa di poter contare solo su stesso e non si arrende. Per qualche strano motivo beve continuamente latte, unico liquido che accetta di introdurre in corpo. Come ogni poliziesco di uomini veri, duri e puri, che si rispetti, ci sono anche tante ladies, tutte di mero contorno. C'è la moglie di Valens (dalla quale è oramai prossimo al divorzio, e non si capisce perché visto che i due sembrerebbero amarsi ancora), ovvero una belloccia Joan Collins che lavora nel campo della moda ed è vestita sempre chic; poche pose ma fa la sua figura. Poi c'è la vedova del medico defunto, Eleanor Parker, un po' dissoluta ed alcolizzata; c'è Stefanie Powers (nome di battaglia Liz Thayer... curiosa assonanza, vi ricorda qualcosa?), l'infermiera che lavorava con il medico assassinato, ed infine una bellissima segretaria/massaggiatrice di un anchorman televisivo (Jerry Dunphy), interpretata da un'attrice che rimane senza nome ma che è forse il vero schianto del film.

Ottima la colonna sonora di Jerry Goldsmith, belle le atmosfere di fine anni '60 vagamente intinte di noir, bel personaggio vissuto e stropicciato quello di David Janssen, così come di tutti i comprimari che lo affrontano durante i circa 100 minuti di pellicola. Il finale ci riserva ovviamente un colpo di scena (non esattamente imprevedibile) e i titoli di coda scorrono un minuto dopo, senza nemmeno darci l'agio di vedere plasticamente se e come il sergente Valens venga scagionato. Comunque una pellicola gradevole che ci immerge nel clima tipico dei poliziotteschi d'antan, con tanta atmosfera, situazioni e dialoghi sbrigativi ma non per questo vuoti o banali. Inizialmente fu pensato per un pubblico televisivo ma venne ritenuto troppo "violento" (anche concettualmente) per quel target e dunque "retrocesso" nei cinema. Altri tempi per davvero.

Trailer ufficiale

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