
Se siete alla ricerca di una roba di totale disimpegno ma al contempo non troppo stupida, con una coppia di protagonisti che soddisfarrebbe chiunque (uomini, donne, etero, gay, frati, vegani, eunuchi), delle locations da sogno, una fotografia curata da un italiano pluricandidato agli Oscar (Dante Spinotti), un plot che appartiene di diritto ai cosiddetti "heist movies" (quei film dove un gruppo di persone cerca di rubare qualcosa nonostante tutta una serie di complicazioni; e nel caso di presenza anche di elementi comici si parla di "carper movies"), divertimento, romanticismo ed un pizzico di sensualità, bene, siete arrivati al capolinea: la vostra fermata è After The Sunset.
Pierce Brosnan e Salma Hayek sono una coppia di ladri che si accasa alle Bahamas per godersi i frutti di una vita di ladrocinio professionale. Caso vuole che sull'isola ormeggerà per una settimana un transatlantico che ospita una mostra di grande valore, il cui pezzo pregiato è un diamante brignoccolone di anta milioni di dollari. La Hayek vorrebbe godersi la pensione ed il suo stallone irlandese, ma Brosnan appare molto solleticato dall'impresa. Alle calcagna del duo si mette Woody Harrelson, agente dell'FBI regolarmente gabbato dalla coppia, e che stavolta vorrebbe proprio incastrare definitivamente gli acerrimi nemici. Le Bahamas sono uno scenario da sogno, meravigliose, viene voglia di trasferirsi all'istante, piantando baracca e burattini. Ratner e Spinotti le sfruttano a dovere, con molta ruffianeria, facendo venire l'acquolina in bocca agli spettatori; esotismo a secchiate, come piaceva tanto a una certa Hollywood anni '30 e '40. La flora va naturalmente a braccetto con la fauna, e quindi non mancano bellezze locali, anche se la regina delle regine è senza ombra di dubbio una messicana con degli ottimi argomenti. La Hayek è sapientemente vestita con costumi di scena che esaltano sempre la scollatura, e francamente è tutto un capogiro. Di contro, le spettatrici davanti allo schermo avranno di che rifarsi gli occhi nientemeno che con uno 007. Brosnan è sempre Brosnan, fa la sua porca figura anche in infradito e bermuda, con barba incolta e capello leggermente imbiancato. Del resto Sean Connery c'è campato fino a 70 anni e passa con la storia del fascino dell'uomo maturo.
A corollario abbiamo Harrelson, che fa un po' il pazzerello della situazione, cosa che gli riesce benissimo (ma quel ruolo lì lo ha marchiato fin troppe volte); Don Cheadle, boss locale che filosofeggia ad minchiam; Naomi Harris, poliziotta del posto che fa la vice della Hayek quanto a femminilità. Ogni inquadratura di Brosnan e della Hayek assieme è super patinata, la chioma riccioluta della Hayek è un trionfo di sciampi dell'Oreal (e sorvolo sulle altre parti del corpo perché ci sarebbe da fare un romanzo), così come gli scenari balneari sono l'apoteosi di Madre Natura. After The Sunset stringi stringi è costruito sul niente, eppure lascia un senso di totale appagamento durante la visione, per tutti gli elementi esposti sin qui. E' un film magari costruito a tavolino, ma costruito divinamente; è come farsi un bagno caldo con il bagnoschiuma al pino silvestre mentre fuori diluvia, come bersi una bevanda ghiacciata in piena arsura estiva, come l'assolo perfetto al momento giusto nella vostra canzone preferita, come un bikini della Hayek in primo piano.... e appunto, torniamo a bomba sul film. Se avete bisogno di sentirvi bene, provare una sensazione di inebriante piacere, rilassarvi e fantasticare un po', piazzatevi davanti alla tv e godetevi After The Sunset; le gioie della vita si contano sulle dita di una mano, perché privarsene.