Unstoppable – Fuori Controllo

Unstoppable – Fuori Controllo
Unstoppable – Fuori Controllo

Non di rado, dietro la macchina da presa, sto preferendo Tony al fratello "più intelligente" Ridley. Il sodalizio con Denzel Washington si conferma deluxe anche in questo Unstoppable - Fuori Controllo, tensione che non scende mai fino alla fine, e c'è pure una discreta Rosario Dawson. Ottima pellicola per una serata di pura adrenalina. Ispirato ad una storia vera (Ohio 2001). Sorta di versione ferroviaria di Speed, con un treno merci senza pilota che getta lo scompiglio sul suo tragitto, mntre tutto intorno polizia, autorità di controllo ferroviario, un macchinista (Washington) e un capotreno (Chris Pine), cercano di evitare la tragedia, ovvero il riversamento di rifiuti tossici sulle popolazioni adiacenti ai binari. Rispetto a Speed, qui c'è meno fighetteria da agenti segreti e più verismo proletario, con due ferrovieri che, da uomini qualunque, diventano eroi del giorno. E non c'è un villain vero e proprio, poiché il nemico è il treno stesso ("la belva"), che diventa un missile vagante per colpa della negligenza dell'uomo. Questi ferrovieri sono come pompieri, gente qualunque anche se ben addestrata, che tutti i giorni rischia la vita per salvare e servire altra gente. Washington è un "anziano" dipendente messo a casa in pensione anticipata (c'è crisi....), ma nonostante questo, la sua esperienza (28 anni di servizio) e la sua integrità lo spingeranno a fare il proprio dovere. Paesaggi e scenografie non sono mirabolanti o suggestive, ma estremamente concrete, rurali, americane (Pennsylvania) e Scott ha dichiarato che la sua predilezione è andata alle scene girate dal vero, riducendo al massimo l'apporto di computer grafica e finzione (vedendo gli extra del film questo lo si comprende piuttosto bene). La regia è molto tesa, ricca di batticuore, ma anche di umanità ed ironia, a tutto questo contribuisce il solito campione Denzel Washington, una garanzia nel momento stesso in cui compare sullo schermo. Di recente dei due avevo anche visto Man Of Fire, remake di Un Uomo Sotto Tiro del 1987 di Elie Chouraqui (con Scott Glenn nel ruolo che Tony Scott affida a Washington) e ambientato in Italia anziché in Messico. Anche in questo caso la storia è polposa e, nonostante la durata di oltre 2 ore, la si segue che è un piacere. E' vero che qualche volta Scott sbraca e si fa prendere dal morbo videoclipparo, ma non difetta mai in potenza e dinamismo. Aggiungeteci il discreto Pelham 123 e avrete un trittico di America targata Scott-Washington da rinchiudersi in casa e fare maratona notturna di pieno godimento.

Trailer ufficiale

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