Sapore Di Mare

Sapore Di Mare
Sapore Di Mare

Sapore Di Mare è il capostipite ottantiano, come spesso è accaduto ai Vanzina, di un genere a sé, quello del revival cinegiovanilistico estivo e nostalgico (per dire, vedasi Giochi D'Estate). Siamo nel 1965, spiaggia di Forte dei Marmi, chi per un motivo chi per un altro, chi dal sud chi dal nord dell'Italia, i protagonisti della storia si ritrovano qui, come ogni estate, a trascorrere un periodo di divertimento e spensieratezza. Il film è di una leggerezza e di una nostalgia infinite, pura panna soffice soffice e vellutata, quasi del tutto inconsistente; stupisce infatti come Vanzina sia riuscito a mettere assieme 92 minuti di pellicola sostanzialmente con niente in mano se non una spiaggia, una pineta e una vespa. Quanto scritto fin qui mi si potrebbe ritorcere contro, ed è infatti il principale appiglio degli spocchiasnob professionals, che accusano Vanzina di nullità e pure volgarità (....dai, stupitemi con qualcosa che non so, per una volta!). Il Mereghetti riesce a trovare volgare anche Sapore Di Sale, bontà sua, dalla Corazzata Potemkin in giù proprio non c'è nulla di vedibile. Il film invece è assai grazioso, delicato, quasi elegiaco nella sua rappresentazione degli anni '60, un'epoca alla quale si può solo guardare con languidezza e intimo sentimentalismo. E quel decennio di ingenuità per gli italiani allora ragazzini, è reso attraverso una coralità di attori tipicamente anni '80, da Jerry Calà a Christian De Sica, da Marina Suma a Karina Huff, da Guido Nicheli a Ugo Bologna.

La soavità di Vanzina consiste nell'aver messo in scena quel tipico umore adolescenziale o appena post adolescenziale "del mare", quando hai davanti magari due interi mesi di vacanza, totalmente scevri di pensieri e preoccupazioni (appannaggio degli adulti), giorni unicamente rivolti ai flirt in riva al mare, alle risate con gli amici, insomma, un assoluto senso di libertà e gaiezza che mai più ritornerà in tutta la tua vita, una sorta di periodo ultimo, un limbo di felicità priva di filtri e minacce. E quando il primo temporale di fine agosto spazza via il sole e la calura, tutto rientra nei ranghi, in attesa forse della prossima estate, nella speranza che nulla cambi e tutto rimanga come lo si sta lasciando. La bellezza di Sapore Di Mare non è tanto nella singola battuta, nel singolo dialogo, in quel personaggio o in quell'altro attore, ma nell'atmosfera, nell'humus, il ritratto paesaggistico di una stagione della vita (perduta, e per questo vagheggiata).

La colonna sonora naturalmente è del tutto coerente alle intenzioni del film, una quarantina di canzoni che mettono assieme Rita Pavone, Bobby Solo, Edoardo Vianello (che appare pure nel film), Celentano, Morandi, Caterina Caselli, Tenco, Buongusto e tutto quanto i vostri genitori hanno ascoltato per un bel pezzo. Infinitamente bella una appena 18enne Isabella Ferrari, che fa da contraltare alla cougar d'assalto Virna Lisi, all'epoca 54enne (ma nel film se ne dà 40). Puro distillato di rugiada, che si conclude degnamente con il gioco di sguardi - tutto giocato sul ricordo dolce/amaro - che si scambiano Marina Suma e Jerry Calà, teneri amanti di una fugace estate, fatta di piccoli sotterfugi e baci rubati. Molti degli attori parlano in toscano o sono doppiati in toscano, senza però che si abbia granché idea di come suoni realmente il cosiddetto toscano, secondo quell'andazzo un po' grossolano per il quale basta aspirare la "C" ed hai un purissimo figlio della lingua di Dante. Per chi toscano lo è, ovviamente lo sforzo si sente e parecchio (Ennio Antonelli che urla "ti tronco", come fosse Mario il Bagnino di Panariello, è abbastanza ridicolo, così come i giovanotti del Bar Everest, uno meno toscano dell'altro), ma anche questa "tipizzazione" un po' di maniera, rientra nel linguaggio vanziniano del film, ovvero poche preoccupazioni e tanta atmosfera, basta lasciarsi andare un po' e non pensare che il mondo si sia fermato a Novograd.

Tra gli attori c'è pure Paolo Baroni, attuale maggiordomo di Porta a Porta (mejcojoni!), una giovanissima e incredibilmente orrenda Alba Parietti (una sola battuta, mi pare di ricordare) e Angelo Cannavacciuolo che nel film interpreta il fratello di Marina Suma ma che nella realtà, all'epoca, era il fidanzato della Suma. La tresca tra la Lisi e Gianni Ansaldi (uno che nel film, secondo Vanzina, si spupazza la Ferrari e la Lisi....vabbè) si ispira a Il Laureato, sebbene declinato in salsa Vanzina's. Il sequel, Sapore Di Mare 2 - Un Anno Dopo e effettivamente dell'anno dopo, fuori e dentro la pellicola (1983).

Trailer ufficiale

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