
Io Non Spezzo...Rompo è un film curiosamente poco indicizzato (ad esempio il Mereghetti non lo cita, ma neppure il Dizionario Stracult di Giusti, per dire). Il titolo riprende Io Non Scappo...Fuggo, film sempre con Noschese dell'anno prima, ma del '71 è anche Io Non Vedo, Tu Non Parli, Lui Non Sente, e al '76 risale Io Non Protesto, Amo con la Caselli. Evidentemente era il periodo degli Io-qualcosa. Un giovanissimo Montesano e Noschese sono due agenti della Mobile di Roma, alle prese con un boss italo-americano della Mafia (Claudio Gora). I due sono imbranatissimi e tutti i loro sforzi non fanno altro che peggiorare la situazione, tant'è che poi la banda criminale verrà catturata dai colleghi e i due finiranno al gabbio, degradati e disonorati. Le avventure comiche sono sul demenziale andante, in certi momenti quasi sfiorano lo slapstick, ed il tono generale non è certo da commedia sofisticata. Montesano in particolare fa proprio lo stupidello, quasi scimmiottando Jerry Lewis, sebbene in salsa romana, anzi romanesca, mentre Noschese inscena travestimenti a lui congeniali. Noschese inizialmente mi infastidiva, ricorrendo ad una parlata molto marcata e spigolosa; poi, dopo una decina di minuti, l'illuminazione....di che anno è Indagine Su Di Un Cittadino Al Di Sopra di Ogni Sospetto? Bravo, l'anno prima, il 1970, e Noschese sembra proprio rifare il verso a Gian Maria Volontè, al suo incredibile commissario. Ecco che allora ho riconsiderato il tutto, trovando l'idea di Noschese persino buffa (sebbene comunque il film ne risulti ugualmente appesantito). Io Non Spezzo...Rompo è un po' vacuo e insipido, ma non in modo continuativo, di tanto in tanto si aprono parentesi che strappano il sorriso (Noschese che fa il Mike del Riaschiatutto è senza prezzo, e "meta-cinematografica" è pure la scazzottata infinita segnata da tutti gli effetti metereologici all'interno di uno studio di proiezione). Si segnalano una giovane ma già bella Janet Agren, il caratterista ingrugnato Gordon Mitchell e Lino Banfi, (anche qui si chiama Zagaria), che aggiunge desinenze pugliesi ad ogni parola.