Liz & Dick è un film per la tv americana del 2012 che racconta il travagliato amore tra Liz Taylor e Richard Burton. Un biopic romantico dunque, scritto e girato in modo molto semplice e leggero ma comunque gradevole e interessante. La sua genesi televisiva è evidente da subito, tuttavia ciò non mortifica affatto la qualità del prodotto, che non aspirerà a vette di spettacolarità e grandeur hollywoodiana, ma che intrattiene in modo del tutto valido. La storia è intrigante, verosimile o meno che sia; ovvio che la parte pubblica della love story sia tutta dettagliata e cronachizzata dalla stampa dell'epoca, mentre ciò che è accaduto tra i due, nel chiuso della camera da letto, è una ricostruzione adattata alle necessità della sceneggiatura. Molto comunque si è scritto e detto sulla liaison tra la Taylor e Burton, tanto da costituire una discreta mole di letteratura sull'argomento; il film certo non ha faticato a trovare spunti.
Si viaggia su un doppio binario, Liz (Lindsay Lohan) e Dick (Grant Bowler) ci raccontano dal buio di una dark room (e pure loro interamente vestiti di nero) la loro storia a ritroso, come due narratori esterni; durante il racconto viviamo in prima persona i momenti della storia, per poi essere nuovamente "estratti" ed affidati ai volti di Liz & Dick che commentano a loro volta le proprie azioni in tempo reale. Succede anche in punto di morte di Richard Burton (5.8.1984), quando Liz e Dick raccontano il trapasso, il funerale e la visita di Liz alla tomba di Burton. Questa doppia lettura delle vicende crea uno snodo originale, poiché sono gli stessi protagonisti a giudicarsi, chiosare e fornire punti di vista sulla propria vita. La storia vede i due conoscersi sul set di Cleopatra (1963) dove Liz era già una diva indiscussa di Hollywood mentre Burton era un semi sconosciuto attore shakespeariano talentuosissimo ma di derivazione teatrale; entrambi sono sposati con figli (Liz è già al quarto matrimonio e non ha una bella fama) e il turbinio della passione scandalizza il mondo intero (compreso il Vaticano). Nonostante gli attacchi, le invettive e gli agguati per strada, i due decidono di vivere la loro storia d'amore, naturalmente non senza complicazioni. Dapprima Burton cerca di recuperare il suo menage matrimoniale ottemperando ai doveri coniugali; Liz e Burton si separano e si riprendono fino a che entrambi ottengono il divorzio dai rispettivi coniugi e intraprendono finalmente una vita in comune. Tuttavia uno sperpero inaudito di denaro, la ritrosia di un certo ambiente cinematografico nei confronti di Burton (visto quasi come un corpo estraneo allo show biz hollywoodiano), i capricci di Liz, l'alcolismo di Burton e le fortissime pressioni mai cessate sulla coppia, portano i due a continue litigate ed al divorzio (1974). Un anno dopo, il secondo matrimonio celebrato nel Botswana; un anno dopo ancora, il secondo divorzio. Burton quindi si risposò altre due volte (Liz arrivò ad 8) per poi morire di emorragia cerebrale nel 1984. Liz non partecipò al funerale, per non aizzare la stampa e per non contravvenire al volere della famiglia di Burton, ma conservò per tutta la vita le sue lettere d'amore ed il ricordo di quel compagno insostituibile.
Il film fa il giro del mondo, Europa, America, Canada, Africa, con fondali spesso posticci e in compoter grafica (Roma ad esempio), ma quel che conta sono sempre e soltanto i due protagonisti in primo piano. Strabiliante la somiglianza della Lohan con Liz, davvero perfetta; e si può dire tutto il male possibile della Lohan umanamente, delle sue bizze, dei suoi capricci (molto tayloriani per altro), dei suoi abusi, della sua vita squinternata, ma nessuna critica è possibile al suo mestiere, visto che come Liz Taylor risulta assolutamente, indiscutibilmente, meravigliosamente credibile. Una scelta vincente sotto tutti i punti di vista. Meno netta la somiglianza di Bowler con Burton ma il suo personaggio regge comunque. Di Burton si ricordava la voce prepotente, carica di impeto, magnetismo e fascino, ed il buon Luca Ward che lo doppia nella versione italiana non teme critiche. Megan Fox, Olivia Wilde e Kate Beckinsale sono state le attrici provinate insieme alla Lohan per il ruolo e, visti i risultati, appare difficile pensare a come le altre avrebbero potuto far meglio della Lohan. Durante il periodo di riprese la Lohan ha avuto dei problemi di salute ed un incidente automobilistico, ciò nonostante non ha mai mancato un giorno di set. Considerando il suo lifestyle abituale, non è stata cosa da poco. Quel che ho notato anche in altri film nei quali ha recitato è che, nonostante la sua vita reale sia un bailamme di manie, stupidaggini, reati e dipendenze chimiche, sul grande schermo la sua resa è spesso impeccabile, la ragazza non avrà cervello ma di sicuro ha talento (ed un fisico che l'aiuta moltissimo). 117 sono i cambi d'abito della Lohan e di Bowler nel film, per non parlare delle copie dei gioielli della Taylor appositamente ricreati per il film (notoriamente era una maniaca dei brillocchi). La critica Usa ha ricevuto malamente il film ma, si sa, Oltreoceano hanno un po' i nervi scoperti sull'argomento, noi quaggiù, abituati a escort, trans, nipoti marocchine, igieniste dentali e inquiline vivaci di complessi residenziali pagati da utilizzatori finali, siamo più corazzati su certe cose.