Il Tesoro Sommerso

Il Tesoro Sommerso
Il Tesoro Sommerso

John Sturges, che diverrà poi noto e celebrato per pellicole come Sfida all'O.K. Corral (1957), Sfida Nella Città Morta (1958), I Magnifici Sette (1960), La Grande Fuga (1963), autore anche di un adattamento de Il Vecchio E il Mare di Hemingway (1959), dirige nel '55 questo avventuroso sottomarino, con Jane Russel come prima donna, Lori Nelson come seconda, e due marcantoni dal petto olimpionico come Richard Egan e Gilbert Roland. Siamo al largo dei caraibi, dove Dominic (Roland) e Johnny (Egan) individuano durante le loro abituali immersioni dei resti di una probabile nave affondata secoli addietro. Le ricerche portano ad assegnare tali resti addirittura ad un galeone spagnolo, il Santobello, salpato da Panama per mettere al sicuro il tesoro della cattedrale dal sacco. I due mettono a punto un piano con il contributo di Theresa (Jane Russel), la donna di Johnny, Gloria (Lori Nelson), la proprietaria dello yacht che materialmente eseguirà le ricerche e padre Cannon (Robert Keith), memoria storica per conto della Chiesa. Tuttavia il gruppo non sarà il solo ad aver adocchiato la fortuna sommersa, c'è anche Rico Herrera (Joseph Calleia) e la sua gang, pescatori di squali con la tendenza al sopruso e al malaffare. Naturalmente il recupero del relitto con annesso tesoro sarà tutt'altro che una passeggiata, lo scafo è pericolosamente incagliato in bilico su una scogliera sott'acqua, la struttura potrebbe franare da un momento all'altro e la dinamite usata da Dominic e Johnny comporterà vantaggi e svantaggi. Inoltre l'Oceano è popolato di squali famelici.

Underwater!, punto esclamativo compreso (come da titolo originale), fu il primo film della RKO ad essere girato in formato widescreen e richiese un certo dispendio di mezzi tecnici poiché effettivamente, come da programma, metà pellicola è sott'acqua, o magari anche sopra, ma comunque in barca. Fatti salvi gli esterni di Messico e Hawaii, il set ebbe luogo in una specifica cisterna subacquea costruita appositamente per le riprese. Gli attori (più o meno controfigurati) recitano ampiamente sott'acqua, con maschera, boccaglio e bombola di ossigeno sulle spalle. La Russel si distingue per i suoi bikini colorati. Lori Nelson disse che il produttore Howard Hughes l'avrebbe voluta come protagonista al posto della Russel ma quest'ultima era in debito con la RKO, così venne scritta una parte appositamente per la nelson, che tuttavia è davvero poca cosa e, alla fine, fa anche un po' la parte della stupidina. La Russel invece ha costantemente dipinta in faccia l'espressione della mangiatrice di uomini, il suo frasario è spesso tagliente e arrogante, anche più di quello del manigoldo Rico, il che la dice lunga sul taglio "fatale" dato al personaggio.

Nella prima metà Tesoro Sommerso manca di ritmo, c'è da imbastire tutto e si arranca un po'; c'è poi la trovata di far presentare tutto lo status quo dalla voce off di Johnny (per noi doppiato da Emilio Cigoli, la voce narrante dei film di Don Camillo) che va avanti per lunghissimi minuti, e che comunque si riaffaccerà frequentemente durante il film. A conti fatti l'espediente appesantisce alquanto la visione ed oltretutto, ad oltre mezzo secolo di distanza suona anche vagamente anacronistico. Per fortuna l'avventura ingrana nella seconda metà, decisamente godibile, anche se il finale è proprio all'insegna dei buoni sentimenti. C'è anche una falsa pista, quando a Roland prende il coccolone, che pare dover compromettere la missione, o comunque gettare un ponte verso un finale tragico, ma l'abbocco è quasi uno specchietto per le allodole. Le riprese subacquee talvolta sanno di posticcio (il galeone in bilico sul crepaccio odora di modellino da chilometri e chilometri di distanza), qualche pesce è sovrapposto all'immagine originale e anche le scene sopra la coperta dello yacht a volte tradiscono un fondale poco aperto e molto in studio. Tuttavia si tratta di "inciampi" più che tollerabili al cospetto di una pellicola del 1955. La prova attoriale è di livello e l'atmosfera vintage fa il resto. Piacevole anche se non indispensabile per farsi una cultura sul cinema di quel decennio.

Trailer ufficiale

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