Venendo dal successo di Grease (1978), considerando il buon successo di un altro musical come Hair (1979), in una decade nella quale diversi altri titoli si erano imposti al botteghino (da Cabaret a Jesus Christ Superstar, dal Rocky Horror a La Febbre Del Sabato Sera), ai produttori di Xanadu deve essere sembrata una buona idea richiamare Olivia Newton-John, accoppiarla addirittura con Gene Kelly protagonista del più importante musical di tutti i tempi, e inserire nella pellicola anche Michael Beck fresco fresco di I Guerrieri Della Notte, film che lo aveva imposto all'attenzione del grande pubblico. Aggiungeteci le musiche degli Electric Light Orchestra, ovviamente delle canzoni cantate dalla Newton-John e una gran quantità di effetti speciali, et voilà, eccovi servita una delle pellicole più vituperate della storia del cinema, quella grazie alla quale a qualcuno venne l'ispirazione per istituire i Golden Raspberry Awards (detti anche Razzies), ovvero i corrispettivi opposti e contrari degli Oscar della Academy per i film più brutti dell'anno, declinati nelle varie categorie. Xanadu fu un flop clamoroso, massacrato all'epoca e rimasto mal digerito anche a distanza di anni, pur divenendo - di contro - un vero e proprio cult, come accade a un po' tutti i film "so bad, so good". La vicenda vede un illustratore pubblicitario (con velleità artistiche), ovvero Beck, imbattersi per caso in una bionda sui pattini a rotelle (ovviamente la Newton-John). Lei gli dà un bacio al parco e da quel momento Beck continua a incontrarla "casualmente" ovunque. La sua vita prende una piega completamente diversa, da sfigato e squattrinato conosce un clarinettista (Gene Kelly) col pallino di aprire un locale di musica dal vivo (già avuto e chiuso decenni prima a seguito di una delusione amorosa patita per l'abbandono della fidanzata). I due si prendono subito e decidono assieme di inaugurare un nuovo locale, si chiamerà Xanadu e tutto il progetto viene ideato, creato e realizzato sotto l'influenza della misteriosa bionda sui pattini. - SPOILER: lei in realtà è una musa, la figlia di Zeus, ed il suo compito è ispirare le persone affinché realizzino i propri sogni. Così come a suo tempo fece con Gene Kelly (era sempre lei) oggi si ripete con Beck, ma al momento di doversi separare dall'ennesimo amante viene inseguita fin nel suo regno fantastico da Beck, il quale chiede espressamente agli Dei di lasciare libera la musa. Per farlo ella dovrà rinunciare alla sua natura divina, cosa che puntualmente farà in nome dell'amore.
La storia è molto zuccherosa ed all'acqua di rose, la Newton-John ha dei capelli talmente vaporosi che sembra sempre in procinto di pubblicizzare una marca di shampo, Beck è un pesce fuor d'acqua con quella sua aria stralunata (soprattutto dopo le notti violente con Walter Hill), Gene Kelly da par suo si impone con tutto il proprio carisma e la propria personalità, uscendo fuori come un gigante anche da una pellicola un po' gne-gne. Credo che gli effetti speciali risultassero già imbarazzanti all'epoca ma rivisti oggi sono davvero un pugno nell'occhio, d'accordo il clima leggero e senza pretese... tuttavia rimangono ugualmente inguardabili. Il film venne pesantemente criticato anche per la cattiva regia, che non teneva adeguatamente conto dei numeri di ballo, scegliendo angoli di ripresa inadeguati che spesso e volentieri tagliano via parte delle coreografie. Le musiche degli ELO rappresentano abbastanza fedelmente il periodo storico ma, se non si è particolarmente appassionati del genere, pure quelle rischiano di far impennare i livelli di glucosio; ciò nonostante, a dispetto del film, almeno la colonna sonora ottenne un buon successo di vendite. Per altro Xanadau è una sorta di remake di Bellezze In Cielo del 1947 (con Rita Hayworth nei panni ereditati poi dalla Newton-John), ed un aspetto interessante del film è proprio la sovrapposizione tra gli anni '40 (nella musica, nell'estetica e nell'architettura) ed il periodo a cavallo tra la fine dei '70 e l'alba degli '80. A livello di sceneggiatura è motivata dal mondo e dai ricordi di Gene Kelly che si intersecano con il tempo presente del racconto, una sorta di passaggio di testimone, evidente nella scena nella quale lui e Beck immaginano la musica dal vivo che verrà suonata a Xanadu, scivolando da vecchie orchestre in abito elegante a sciamannati rock n' rollers con tute luccicanti e atteggiamenti proto fitness. Il nome del locale deriva da Kubla Kahn di Samuel Taylor Coleridge (che viene apertamente citato), sarebbe la città capitale estiva del regno di Kubla Kahn. Il dialogo finale tra Beck e le voci fuori campo dei genitori della Musa (ovvero Zeus ed Era) è terribilmente goffo, con i coniugi che si becchettano come fossero due borghesi di un quartiere residenziale di Los Angeles alle prese con i capricci della figlia adolescente. Nel 2007 Broadway ha portato in scena un musical ispirato a Xanadu che rimaneggia il film in modo intelligentemente parodistico ed anche per questo suo ricorso al sense of humor satirico ha ottenuto riscontri positivi rivelandosi un successo teatrale.