Sasha Grey si dice grande fan di Soderbergh, Soderbergh si dice incuriosito da quello che ha letto sulla Grey, pornostar dal profilo atipico per la "tipica" pornostar. I due decidono che sarebbe un'ottima idea lavorare assieme. Succede con The Girlfriend Experience nel 2009, stesso anno di The Informant!. Il regista tuttofare di Atlanta (produttore, direttore della fotografia, montatore, sceneggiatore) è incuriosito dal mondo delle escort, quelle in grado di fornirti una "girlfriend experience", ovvero non limitarsi semplicemente a del sesso a pagamento, per quanto raffinato e di classe, ma garantire un pacchetto completo di esperienze, quanto di più simile ad un reale e concreto rapporto sentimentale di coppia, solo che ad un certo punto, quando il tassametro suona, vanno via, e devi fissare un nuovo appuntamento. Esci con loro, vai al cinema, al ristorante, condividi gusti, cibo, letture, vacanze, sanno cosa ti piace, spesso piace anche a loro, ascoltano il tuo punto di vista sulla politica, l'economia, gli amici che ti deludono e quelli che ti vogliono bene, tua moglie, i tuoi figli. Sanno consolarti, accoglierti, sostenerti. Ti si rivolgono con vezzeggiativi, sguardi e parole dolci. E tutto questo costa qualche migliaio di dollari all'ora.
Chelsea (Sasha Grey) lo fa di mestiere, è molto richiesta ma vuole ampliare il suo giro, avere più pubblicità, più clienti. Convive a Manhattan con un ragazzo, un personal trainer il quale accetta quella peculiare vita di coppia. Chelsea è una gran lettrice di testi di fisiognomica, ci basa la sua giornata, la sua esistenza, la sua visione del mondo, e anche i clienti che accetta e frequenta devono soddisfare le pre-condizioni poste dalla fisiognomica. E' così che conosce un cliente che, a giudicare dalle sue letture, potrebbe addirittura essere l'anima gemella per Chelsea. Questo destabilizza il rapporto con il suo fidanzato, assai più che la sua professione di escort. Chelsea vuole scoprire se questo nuovo incontro la completerà come persona. - SPOILER: il cliente si rivelerà inaffidabile ma la relazione tra Chelsea e Chris pare andare definitivamente in frantumi, Chris accetta un viaggio a Las Vegas al quale aveva inizialmente rinunciato per non lasciare sola Chelsea, e lei stessa, dopo una brutta avventura con un cliente squallido e meschino, torna a frequentare il cliente che l'aveva attratta.
Soderbergh descrive cinque giorni nella vita di una escort, senza particolari finalità, morali o obiettivi, se non quelli documentaristici. Chelsea fa un vero e proprio diario (raccontato con voce off in prima persona) dei suoi incontri e delle sue sensazioni. Si tratta comunque di un personaggio algido, glaciale, che solo sul finale mostra qualche emozione, fortemente provata dagli approcci di un cliente, palesemente opportunista, il quale con la scusa di un millantato progetto a Dubai, cerca di godere della "professionalità" di Chelsea. Ciò a cui assistiamo - un po' come il giornalista che assedia la ragazza e la riempie di domande per una intervista - è come vive una escort professionista in ascesa, come può coltivare un rapporto stabile di coppia, come funzionano i suoi sentimenti, come indossa una "maschera" per svolgere il lavoro che fa. Soderbergh non giudica ma mostra (dicendo di essersi ispirato a Deserto Rosso di Antonioni e Sussuri E Grida di Bergman). E trova nella Grey una partner perfetta, data l'incredibile freddezza e legnosità (funzionale) dell'attrice. In qualche misura Chelsea è una ragazza "normale", con aspirazioni, vanità, debolezze e sentimenti, ma allo stesso tempo il rovescio della medaglia è che la sua professione di escort la rende una specie di fortezza da espugnare. Pretenziosità e sciccheria convivono amabilmente nei fotogrammi di The Girlfriend Experience.
Il film è magnetico, ha un fascino notevole, anche se a conti fatti non soddisfa nessun requisito particolare dello spettatore, se non quello della curiosità sull'argomento. Inizialmente in edizione italiana doveva uscire il doppio formato bluray e dvd, tramontato il primo (che nel caso di Soderbergh, per la fotografia, merita sempre) rimane il dvd Koch Media che tuttavia offre sia la versione cinematografica che una alternativa. Non ci sono differenze sostanziali, il minutaggio è praticamente identico (77 minuti), né la versione alternativa contiene chissà quali pruderie altrimenti censurate in quella cinematografica. C'è solo un diverso montaggio e circa 5 minuti di scene differenti, che però nulla aggiungono o tolgono al plot. La versione alternativa è più snella, più lineare, più corretta secondo il Soderbergh-pensiero, tenendo sempre conto però che la narrazione è tutto fuorché una linea retta. Si va avanti, si torna indietro, si vedono cose spezzettate e inframezzate da altre, si scopre mezzora dopo un dialogo che anticipava una cosa accaduta mezz'ora prima. Soderbergh insomma gioca col tempo, taglie e cuce alla maniera che più gli piace, rendendo più accattivante e personale la sua materia. Al resto pensano ambienti eleganti, movenze sinuose, lunghi silenzi, una colonna sonora sperimentale ampiamente basata sulle percussioni e lo sguardo di ghiaccio della Grey. Da mettere agli atti che la Grey non è mai nuda, e la si vede giusto in un paio di occasioni in lingerie, ma con immagini tutto sommato sempre molto caste. Nessun amplesso o ammiccamento facile al porno. Da notare anche che per le riprese Soderbergh è ricorso ad una videocamera digitale Red, strumento relativamente economico sul mercato, col quale voi ci fareste la comunione del nipotino, lui un film impeccabile, visivamente eccellente, per un 1,3 milioni di dollari. Dal film è nata una serie televisiva di 13 episodi che vede sempre Soderbergh come produttore. Riley Keough interpreta lo stesso ruolo di Chelsea in tv. Sarebbe in arrivo la seconda serie.