Kieślowski è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi mai esistiti, tra le sue opere monumentali c'è anche questa trilogia dedicata alla bandiera francese (e per proprietà transitiva alla Francia), riprodotta nei tre colori, allegoria delle tre virtù fondanti della République, libertà, fraternità ed uguaglianza. Il primo colore è il blu ed il primo attributo è la libertà. Impegn...[Continua]
Dopo che il cineasta olandese Pim de la Parra era salito agli onori della cronaca (perlomeno a livello underground) nel 1969 con l'ottimo Obsessions (aka Bezeten, Het Gat In De Muur), al quale aveva contribuito persino Martin Scorsese a livello di sceneggiatura, segue tra gli altri l'interessante Blue Movie (1970) e un anno dopo questo Frank & Eva, distribuito in Italia come L'Amica Di Mio Mar...[Continua]
Tra le teen comedies degli anni '80, Fast Times At Ridgemont High merita un posto speciale, un posto d'onore. In Italia è stato distribuito con l'anonimo titolo Fuori Di Testa, che poi verrà regolarmente confuso con Fusi Di Testa (Wayne's World, del 1992). La Ridgemont High è il liceo americano che gli studenti del film frequentano per l'ultimo anno, prima di diventare grandi ed abbandonare quel p...[Continua]
Ci ha girato intorno parecchio George Miller e alla fine è ritornato sul luogo del delitto, il luogo a lui più caro. Per quanto abbia diretto anche film completamente diversi (Le Streghe Di Eastwick, Babe Va In Città, i cartoni animati sui pinguini Happy Feet e persino L'Olio Di Lorenzo, drammone strappalacrime con Nick Nolte e Susan Sarandon), il vecchio Max Rockatansky rimane il primo e più gran...[Continua]
Non mi avventuro in alcun modo in una disamina su Fellini, sul suo cinema e neppure sul Satyricon stesso, non ne sono all'altezza, fior di critici ne hanno trattato e parzialmente il "mistero" rimane ancora irrisolto e tutto da sviscerare, l'universo del cineasta italiano probabilmente più famoso e celebrato nel mondo, di certo tra i più creativi e visionari. Il Satyricon poi è un mistero nel mist...[Continua]
Tratto dall'omonimo romanzo di Nathaniel Hawthorne (liberamente tratto) e ampiamente ispirato da Il Segno Del Comando (e da L'Amaro Caso Della Baronesa Carini), la Rai nell'autunno del '77 porta sullo schermo la storia in tre puntate sceneggiata da Massimo Franciosa e Luisa Montagnana, e diretta da Silverio Blasi, anche attore ma soprattutto regista e sceneggiatore teatrale, televisivo e radiofoni...[Continua]
Venti anni dopo Roger Fratter torna sul luogo del delitto, come accade agli assassini nei migliori gialli. Un doppio ritorno per Fratter, innanzitutto all'horror, genere che lo ha battezzato agli esordi (perlomeno nei lungometraggi), e segnatamente a Sete Da Vampira, suo primo film, datato 1997. Stessi luoghi (gli inquietanti e sinistri dintorni boschivi di Bergamo), cast completamente diverso ed ...[Continua]
Lo scozzese Tom Vaughan non è famosissimo da noi, ha diretto tante serie tv, ma in sala il suo curriculum conta titoli non proprio definitivi e spaccabotteghino, come il thriller Misure Stradordinarie (con Harrison Ford e Brendan Fraser) e Una Spia Al Liceo con Miley Cyrus. Poi c'è questo Il Fidanzato Di Mia Sorella, che è un vero e proprio manifesto programmatico. Immaginatevi che i protagonisti ...[Continua]
Produzione tedesca per un giallo fintamente inglese, che se non avesse i nomi dei personaggi anglofoni potrebbe essere ambientato ovunque in Occidente, ed anzi parrebbe proprio di essere da qualche parte in territorio germanico, o tutt'al più in area austroungarica. Dirige Alfred Vohrer, una lista piuttosto nutrita di pellicole all'attivo, racchiuse tra il '58 ed il '76, un po' di episodi dell'Isp...[Continua]
Galvanizzata dal successo riscosso dal Dracula con Bela Lugosi, la Universal non esitò un attimo ad accontentare il regista James Whale quando egli, avendo carta bianca da parte della major, volle dirigere la storia creata da Mary Shelley, come suo prossimo film da realizzare. Sempre Bela Lugosi sarebbe dovuto essere il mostro della situazione, ma l'attore ungherese pensò che tanto trucco in facci...[Continua]
Ne dovette girare parecchi di registi Dino De Laurentiis prima di avere Mike Hodges che finalmente dirigesse il film. Persino Fellini e Sergio Leone furono inizialmente coinvolti, ma il primo non trovò mai il tempo ed il secondo la voglia. Lucas accarezzò l'idea di occuparsi del film ma non ottenne mai i diritti dal produttore partenopeo. Alla fine se toccò a Hodges, un nome che certo all'epoca (m...[Continua]