Sapore Di Mare - Un Anno Dopo non arriva nemmeno un anno dopo, ma lo stesso anno del primo Sapore Di Mare di Carlo Vanzina, un infingimento cinematografico per piazzarci là il sequel e farci godere ancora delle avventure dei debosciati giovini italiani ai tempi dei nostalgici Sixties, in quel di Forte dei Marmi (dove se vai oggi devi impegnare casa, auto, cane e la prima stampa della serie da collezione dei tuoi fumetti preferiti). Nel sequel mancano Jerry Calà e Christian De Sica (impegnati a fare le Vacanze Di Natale, il proto cinepanettone) e anche Marina Suma (impegnata a fare Marina Suma). Il resto del cast è il medesimo, con la new entry di Anna Pettinelli e Francesca Regina (che poi vedremo anche nel serial di Mediaset I Ragazzi Della Terza C, era la Tisini della premiata ditta di secchione Elias e Tisini). Stessa spiaggia, stesso mare...stessa storia, l'estate di questi amici che, come ogni anno, si ritrovano al mare, abbandonano i cieli grigi di un'annata di studi e tribolazioni, per dedicarsi anima e cuore al fancazzismo marittimo vacanziero. Ho letto pessime recensioni di questo film, impunemente prosecutore della leggiadra elegia del primo Sapore Di Mare; dice che questo è bruttino, non vale nulla, è poca cosa. Ebbene, il giudizio critico è: manco per il cocco! Sapore Di Mare 2 è assai divertente, gradevole e scanzonato come il primo, mette addosso lo stesso benessere, la stessa leggerezza, la stessa fanciullesca serenità.
Molto carini i vari personaggi, Mauro Di Francesco, che qui ha molto più spazio, e che tuba con la bellissima Pascale Reynaud (poi sua moglie nella realtà, poi sua ex moglie nella realtà....), Eleonora Giorgi altrettanto splendida, e Isabella Ferrari che, insieme alle due già citate, fa un tris da mancamento coronarico come raramente si è visto su pellicola. Capisco che per un povero maschio strangolato da un'età che non concede tregua al testosterone, fare delle vacanze del genere doveva essere un vero tormento, dove ti giravi ti giravi...erano patimenti! Poi c'è Massimo Ciavarro, che le metteva incinta solo a guardarle (marito della Giorgi nella realtà, poi ex marito della Giorgi nella realtà...). Gianni Ansaldi è sempre fidanzato con la Ferrari, e stavolta, per contrappasso, è lui a subire il tradimento (nel primo film flirtava con Virna Lisi); ovviamente la Ferrari non può che cedere al fascino guascone di Ciavarro, anche se poi, nel finale.... Ah, come dimenticarsi di Karina Huff (e allora facciamo poker!) anche se la si vede complessivamente poco (ma rimane impressa). Immancabile il solito corredino di caratteristi da Ugo Bologna a Jimmy il Fenomeno, da Gianfranco Barra (nel film marito di Annabella Schiavone) a Ennio Antonelli (sempre inguardabile nel suo completino original baywatch mentre urla "ti tronco" in perfetto toscano, lui, notoriamente nativo di San Frediano), che dà quel sale in più al film. A corollario, le musiche del periodo, una sciarada di pezzi epocali, Mina, Gino Paoli (che appare nel film insieme a Little Tony), Celentano, Dik Dik, Camaleonti, Battisti, Equipe 84, Patty Pravo, eccetera, e ci sono persino i Righeira e il Gruppo Italiano, quando al solito, negli ultimi minuti, ci si sposta all'oggi (di ieri, 1983) e si ritrae l'allegra brigata sempre alla Capannina, sempre impelagata nei soliti amorazzi e nei soliti atteggiamenti comportamentali. Già il primo Sapore Di Mare era ricorso allo stesso stratagemma, per tanto abbiamo due "20 anni dopo" che fanno un po' a cazzotti tra di loro, ma vabbè...
Wikipedia, oltre ad una gustosa sezione su tutte le incongruenze temporali e di sceneggiatura del film (mamma mia quante sono!), riporta anche che Sapore Di Mare - Un Anno Dopo, uscito al cinema nell'autunno del 1983, fu voluto dalla Medusa per pestare i piedi ai Vanzina che erano passati alla Filmauro per girare appunto Vacanze Di Natale; la regia, non a caso, fu affidata a Bruno Cortini, già aiuto regista di Carlo Vanzina nel primo film; tuttavia, poiché furono utilizzati dei pezzi non usati nel primo film, anche i fratelli Vanzina figurano come sceneggiatori del sequel. Checché se ne dica, il film ha parecchi momenti romantici, nostalgici, sul filo della commozione, vera, semplice, sincera, genuina, tiene tranquillamente testa al primo e merita altrettanto di essere visto e vissuto sulla pelle, con tutta la salsedine del caso...e mica si può vivere solo di Die Hard e Fast & Furious.