Rock Of Ages è il musical che tutti gli hard rockers aspettavano, una glorificazione del rock per i rockers. L'inizio è da Play Station, con il titolo del film sparatissimo modello Guitar Hero, capiamo subito che lo stile sarà quello, un po' di plastica, ma in fondo chissene, è la musica ad essere la vera protagonista, quindi "let the music do the talking", direbbe qualcuno. Molto interessante l'idea di far re-interpretare ai vari attori i pezzi storici del repertorio anni '80, anziché riproporli in originale come mera colonna sonora. Scopriamo così che Tom Cruise, ad esempio, ha un'insospettabile dote canterina, che non lo renderà il novello Bon Jovi (sua l'interpretazione di "Wanted Dead Or Alive") ma gli dà lustro e dignità.
La trama è banalerrima, ragazza dell'Oklahoma (Julianne Hough) approda nella tentacolare L.A. in cerca di fortuna, perché lei ha il "talento". Qui si imbatte nel Bourbon, locale mitico, sulla falsariga dei club alla Whiskey A GoGo, dove si sono esibiti i grandi del rock, e continuano a farlo. Stringe amicizia e qualcosa di più con un barista (Diego Boneta), un promettente rocker. Arriva l'occasione e il ragazzo fa da spalla con la sua band al leggendario Stacey Jaxx (Tom Cruise), cantante fighissimo e dannatissimo che sta per fare il salto di carriera e diventare un'eroe solista. Ma il Dio denaro getta le sue spore velenose e così il giovane Drew/Wolfgang Von Colt assapora fama e successo, lisciato da un manager senza scrupoli (Paul Giamatti), e al contempo l'incantesimo tra lui e la bella campagnola si rompe. Il destino è beffardo e le cose non vanno affatto come i protagonisti si immaginano, Stacey Jaxx viene umiliato da una giornalista del Rolling Stone (Malin Akerman) che lo mette davanti alla realtà di essere un debosciato rincoglionito ed incartapecorito; la Hough finisce a fare la lap dancer nel locale di Mary J Blidge, e Wolfgang Von Colt viene trasformato dal manager in un pupazzo della nascente boy band Z Guyeezz, con cappellino, coreografie da orsetto della Duracell e giacche improponibili. Il rock però trionfa sempre e una semplice schitarrata rimetterà a posto le cose. Stacey Jaxx aprirà gli occhi, diventerà un uomo migliore e passerà il resto della vita a sifonare giustamente la Akerman; Drew e la Hough torneranno al primo amore, il rock 'n' roll, andando in tour con Jaxx, osannati dalle folle.
Di per sé Rock Of Ages è una immensa stupidaggine, credo che un non rocker non potrà che trovarlo vano ed insulso; ma a noialtri amanti del capello lungo e degli amplificatori a manetta ci frega l'effetto nostalgia, perché quando in dolby sorround ti parte una "Don't Stop Believin'", una "Here I Go Again", una "Pour Some Sugar On Me", o una "Notihn' But A Good Time", la commozione esplode incontenibile, e ti ritrovi ridotto allo stato di pura fanciullezza, con ogni poro della pelle che si emoziona follemente. Sostanzialmente non c'è una copertina di album che appare nel film che io non possieda, quei manifesti, quelle magliette, quei dischi sono parte integrante della mia adolescenza (ed oltre); è come guardare un album di foto di famiglia, momenti belli e brutti che fossero, sono tuoi, ti appartengono e ti rappresentano, quindi li accarezzi con gli occhi pieni di affetto e comprensione. Non so dire quanti rocker saranno disposti ad ammettere che sotto la patina "mitica" ed esaltatrice del film, si nasconda un bel po' di ironia e di perculamento. Quei personaggi, quei luoghi, quelle situazioni, viste dagli occhi di un non rocker, non possono non apparire ridicoli, puerili, sciocchi. Il personaggio di Stacey Jaxx (un bell'incrocio tra Axl Rose - ha pure le pistole tatuate sull'inguine e la bandana in testa - Jim Morrison - tutte le stupidaggini filosofiche che continuamente dice - e David Lee Roth - il cantante di successo di una band che diventa artista solista) è insopportabile, il che significa che Tom Cruise lo interpreta ottimamente. Debosciato, mentecatto, alcolizzato, strafatto, vanaglorioso, ebete, il perfetto ritratto del ipertrofico ed egocentrico rocker losangelino degli anni '80, sostanzialmente un deficiente, amato però dalle folle di ragazzini/e urlanti, come fosse un Messia. E così tutta la ritualità ed i parafernalia del rock 'n' roll, rituali apparentemente assurdi e senza senso. Si prende per i fondelli il povero Drew cil quale entrato negli Z Guyeezz, è costretto a vivere sommerso di doppie zeta perché fanno "figo"....embé, le doppie X di Stacey Jaxx? E di "Leather Boyz With Electric Toyz" era piena Los Angeles sotto il regno dell'hair metal.
Miliardi i riferimenti che un rocker vissuto in quegli anni può cogliere nel film, da Catherine Zeta Jones che richiama neanche troppo velatamente Tipper Gore e le sue crociate anti metal (spettacolare il suo numero di "Hit Me With Your Best Shot") al mondo dei locali del Sunset Strip Boulevard, per non parlare di tutte le band citate o alle quali si allude metaforicamente. Nei dialoghi e nei nomi dei personaggi le citazioni sono costanti; Julianne Hough nel film si chiama Sherrie Christian, in riferimento a "Sister Christian" pezzo dei Night Ranger, che poi c'è anche nella colonna sonora (e il disco dei Night Ranger si vede chiaramente nel film); Cruise non ricorda il nome del suo angelo biondo, e la ribattezza "Cinderella". Gli stessi Arsenal, band di Stacey Jaxx, sono chiaramente un cocktail di Twisted Sister, Motley Crue, Van Halen, Aerosmith e similia. E io al Tower of Records (seppur di Londra e non di Los Angeles) ci sono stato a comprare un bel po' di vinili e cassettine!
Julianne Hough (già vista nel remake di Footloose) è molto carina e brava, peccato sia la fotocopia di Christina Aguilera e che Rock Of Ages ad un certo punto abbia la tentazione di copiare spudoratamente Burlesque, con la bionda ragazzotta di provincia piacente che si reca in città, ha talento, inizia facendo la cameriera poi finisce a leccare il palo, alla faccia delle coincidenze. Pensiamo comunque a cosa ci siamo evitati visto che, ad esempio, per il ruolo di Malin Akerman si era inizialmente pensato a Gwyneth Paltrow o Anne Hathaway (riuscite a pensare a due attrici meno adatte?). Il film nasce a seguito del successo riscosso da Rock Of Ages a Broadway come commedia musicale teatrale, e sul grande schermo si prende anche qualche licenza, ad esempio il personaggio della Zeta Jones, la "cattiva" del film. Fantastici Mary J. Blidge (che gnocca!) e Alec Baldwin, dispostissimo a prendersi in giro con un personaggio buffo e addirittura gay. Personalmente pianterei un paletto di frassino nel cuore di Russel Brand, ma alla fine, nell'economia del film, ci sta anche lui. Gravissimo che non ci sia un pezzo dei Motley Crue, né che la band sia apertamente omaggiata in alcun modo (voglio dire ci sono gli Extreme....dai!), senza di loro questo film probabilmente non sarebbe neppure esistito. Ingratitudine.