In botta assoluta per l'abbacinante, superba, sibaritica, luminosa, atomica Dagmar Lassander (vedi alle volte, l'utilità dei dizionari di sinonimi....), ho deciso di sottopormi nuovamente alla più dolce delle torture, ri-visionare Peccati Di Gioventù, le cui protagoniste indiscusse sono la Lassander e la Guida. Papà Silvano Tranquilli (pezzo grosso del Ministero a Roma) torna per le vacanze estive alla villa di Sardegna, dove risiede la figlia Gloria Guida (la quale in loco tresca con Fred Robsham, sosia di Hutch/David Soul, nonché marito di Agostina Belli nella vita). Assieme a lui, c'è la sua nuova fiamma - di cuore e di fatto, visto che si tratta della roscissima Dagmar Lassander - che immediatamente scatena una gelosia furente nella Guida. Per altro il babbo fa sul serio, vuole sposarsi entro l'anno. Richiamato d'urgenza a Roma, Tranquilli lascia le sue donne a godersi il sole della Sardegna, ignaro del fatto che la Guida si industria a più non posso per mortificare la futura matrigna e farla scappar via a gambe levate. Ogni pretesto è buono per metterla in difficoltà, farla sentire inadeguata, umiliata, fuori posto. Dapprima la fa corteggiare da Hutch, con poco successo; poi, indaga indaga, scopre che la donna anni prima, da studentessa, aveva avuto una liaison saffica con la sua professoressa, fatto finito in tragedia (oltre che sui giornali) col suicidio della docente. Ecco dunque il cavallo di Troia, la Guida sfrutta le preziose informazioni per tessere il trappolone alla nemica roscia. La irretisce, la solletica, la porta sull'orlo dello sconfinamento di una libido dall'orientamento ancora indeciso e, complice Hutch munito di super teleobbiettivo, fa fotografare l'amplesso lesbo. Il ricatto è bello che confezionato, ma le cose non andranno esattamente come la Guida aveva pianificato... - SPOILER: la matrigna, in preda a dubbi e vergogna, decide autonomamente di scappar via, e mentre la Guida pare pentirsi del proprio gesto, Hutch, in rovinoso dissesto economico, decide invece di sfruttare le foto e andare fino in fondo, strappando un assegnino alla Lassander. Finalone funesto e doloroso, con la Lassander, inseguita lungo la scogliera dalla Guida (dune buggy contro jeep!), che precipita mortalmente giù dal dirupo, e la Guida che piange lacrime inconsolabili mentre scoppia un violento temporale estivo che laverà con gocce amare ogni traccia dell'accaduto.
Amadio è stato un habitué della Guida (La Minorenne, Quell'Età Maliziosa) e anche delle storie saffiche (L'Isola Delle Svedesi). Peccati Di Gioventù è un morbosissimo erotico, tutto sommato trasgressivo più per l'argomento che per i suoi fotogrammi; la Lassander praticamente è sempre vestita (sebbene con ampie scollature che ne esaltano il potere seduttivo), mentre la Guida in effetti concede spesso e volentieri le sue nudità, ma l'unica vera scena di sesso è quella tra le due....e praticamente non c'è, nel senso che, al di là di qualche accenno - più immaginato che visto - lo spettatore rimane a bocca asciutta. Tuttavia, non ha molta importanza quanti cm di carne femminile ci vengano dati in pasto, poiché la forza di Amadio in questa pellicola è comunque quella di creare tensione erotica autentica, destabilizzante; desiderio e ossessione che perseguono scientificamente l'eccitamento fino al metaforico orgasmo (l'incontro carnale tra le due protagoniste). Aggiungeteci il fatto che con la Guida e la Lassander siamo nel giardino dell'Eden, entrambe sono di una bellezza e di una magnificienza inenarrabile, sebbene la Guida sia insistitamente caratterizzata come una improbabile "bambinetta" capricciosa, risultando poco credibile ed irritante, visto che le forme e l'arguzia la qualificano indubitabilmente come una donna fatta. Il cinismo e la crudeltà del suo personaggio sono insoliti per la Guida, ritratta dal nostro cinema in modo quasi sempre dolce e solare; così come la fragilità della Lassander intenerisce lo spettatore. La giovane "ragazzina" Guida è in realtà assai più maligna e amorale della matura Lassander che, nonostante il passato "scandaloso" e "pervertito", è un personaggio più puro e nobile. Il clima drammatico, parallelamente al crescendo erotico che Amadio genera, è asfissiante, penoso, angosciante, anche se la chiusa del film è troppo patetica. Pessime le musiche ad opera del "maestro" Pregadio di corradesca memoria, che sviliscono il film. Ovviamente meravigliosi gli ambienti, sia le location sarde (lusso upper class da club Med) sia gli interni della mansion briatoresca.