Pandorum è un fanta horror e siamo d'accordo, ma è un film o un videogame di ultima generazione per PS4 e/o Xbox One? Guardate che la domanda è legittima perché se ci pensate bene il confine è labilissimo, impercettibile. Sarà perché i videogiochi contemporanei hanno alzato tantissimo l'asticella della qualità anche narrativa, offrendo vere e proprie sceneggiature ad incastro degne dei modelli produttivi hollywoodiani, ma sarà anche perché il cinema ha invertito i rapporti di forza, mettendosi a sua volta all'inseguimento del videogaming, magari per mancanza di idee (si veda anche la quantità abnorme di sequel, prequel e remake che infestano le sale anno dopo anno), replicandone i meccanismi, anche intesi come materiale avanzamento degli "schemi" proprio. Pandorum è derivativo di un bel po' di titoli pregressi, tutti calati nel filone della fantascienza claustrofobica, nerissima e borderline con l'horror. C'è dentro chiaramente Alien, Predator, ma si è parlato anche di Punto Di Non Ritorno e Descent.
Siamo da qualche parte millemila km dalla Terra, un'astronave contiene un'equipaggio in stato criogenico (ipersonno). Il tenente Payton (Dennis Quaid) e il caporale Bower (Ben Foster) si risvegliano, non senza qualche difficoltà e cercano di ricostruire l'accaduto. Le domande sono esistenziali, chi sono, dove si trovano, dove vanno e perché? Ma soprattutto, che fine ha fatto il resto dell'equipaggio? Tutti i sistemi di alimentazione dell'astronave sono morti, va ripristinato il generatore nucleare. Bower si avventura nell'esplorazione mentre Payton rimane alla plancia di comando (riavviata letteralmente con una manovella, tipo dinamo della bicicletta) a guidarlo mediante comunicatori a distanza.Il viaggio di Bower nel corpo della nave si fa allucinante. La Elysium è popolata di altri umani ma, ancor più preoccupante, di creature bestiali, assetate di sangue e cannibali. Il rapporto si incardina immediatamente in una caccia tra prede e predatori, dove i pochi umani naturalmente sono la pappa da squartare a morsi.
- SPOILER: Col prosieguo dell'esplorazione Bower capirà le seguenti cose: la mitica e leggendaria astronave Elysium, di cui aveva sentito parlare, sulla quale si diffuse il Pandorum, una sindrome orbitale disfunzionale (tradotto: una paranoia traumatica innescata da una forte condizione di stress, comune tra gli astronauti), e sulla quale buona parte dell'equipaggio venne sterminato, è proprio quella su cui si trovano lui e Payton. Payton è proprio quel tenente che, sotto l'effetto di Pandorum, condannò a morte i suoi simili, mentre la Elysium si dirigeva verso Tanis, una possibile nuova Terra da colonizzare. Elysium su Tanis ci è già arrivata, ed è inabissata negli oceani del pianeta. I cannibali che infestano la nave sono l'equipaggio mutato per colpa di un accelerante mutagenico iniettato nelle capsule di ipersonno per permettere un miglior adattamento dei futuri coloni alla condizioni di vita su Tanis, una volta arrivati. Dopo lotte all'ultimo sangue, Bower emergerà dagli oceani assieme a Nadia, una delle poche sopravvissute "normali" della Elysium, ed a altri 1213 umani non mutati. La nuova era su Tanis ha inizio.
Pandorum ha una bella messa in scena, tutta relegata agli ambienti angusti, oscuri, minacciosi e tendenzialmente lovecraftiani della nave, un dedalo di cunicoli, corridoi e pareti metalliche costruito con dovizia di particolari, come sarebbe piaciuto a Cameron e Ridley Scott. Tuttavia, a mio parere, difetta in tutto il resto. Il suo essere derivativo, cinema di maniera, genere del genere, rispetto ad altre pellicole che l'hanno preceduto, è lampante. I cliché si sprecano. L'equipaggio degli umani ancora sani è politicamente correttissimo, abbiamo il leader figo biondo occhi azzurri, abbiamo la sparring partner femminile, eroina action (come va di moda oggi) con la canottierina che lascia intravedere al punto giusto due tette sodissime e sempre unte ed oliate a dovere, abbiamo il contadino mahori (il buon selvaggio che parla una lingua poco lontana dai grugniti, ma che capisce ugualmente tutto, è generoso, servizievole, e spacca teste come un lottatore di wresling), abbiamo il viscido, di pelle mulatta, con i capelli rasta sudicissimi come la sua indole, ed abbiamo il povero Dennis Quaid mortificato da una parte da schifo, a cazzottare col suo doppio come fosse il Fight Club.
Verso i 3/4 di film arriva ineluttabile lo spiegone, con tutti gli annessi e connessi sulla Elysium, il Pandorum e tutte le altre cose che finiscono con la desinenza -um. Le creature dovrebbero essere il piatto forte del film, della serie "se funzionano quelle, gira tutto il meccanismo", e invece sono suppergiù i soliti zombi, stavolta sul celestino, ma tutta roba già vista, una collazione di pezzi ed idee di tanti altri horror. L'uso della musica e degli effetti è abbastanza becero, più chiasso c'è più l'adrenalina sale, secondo il regista. E invece spesso c'è solo una gran confusione. Diverse scene sono talmente pleonastiche, prevedibili e kitsch da dar fastidio; mi vengono in mente le parentesi oniriche di Bower con la sua fidanzatina Biancaneve sulla Terra, pure lei una modella in tutto e per tutto, ritratta sempre in contesti da psicanalisi for dummies. Il twist comportamentale di Payton dal momoneto in cui si palesa il suo gemello cattivo è affrettato e tirato via, in pochissimi minuti passiamo dalla figura paterna e un po' rincoglionita al sadico pianificatore di stermini su scala intergalattica (con annesso monologo hitleriano di onnipotenza). Sorvolando su tutti i mini piagnistei dei maschi alfa, tipo quando Bower pensa a sua moglie nel vano delle capsule dell'ipersonno riservate ai coniugi dei membri dell'equipaggio, o quando Payton 2 si presenta a Payton 1.
Nel complesso un film con belle atmosfere, qualche buona trovata, una recitazione da b-movie, tanto fracasso, ed un disimpegno di sceneggiatura troppo facilone e grossolano. Può garantire una serata piacevole sul divano di casa ma davvero niente di più. Gridare al filmone di fantascienza è decisamente una sopravvalutazione da videogiocatori nerd disposti a sciropparsi oramai qualsiasi cosa echeggi una vaga silhouette di un controller wi-fi. Che ve lo dico a fare, il film è stato concepito come un potenziale franchise, con prequel e sequel già incorporati.