Orgasmo Nero fa parte del filone caraibico di Joe D'Amato; contiene sequenze estratte da Sesso Nero, oltre a condividere pure Lucia Ramirez nel cast. Il working title del film durante la lavorazione era La Salamandra Dalla Pelle Di Luna, in riferimento a La Ragazza Dalla Pelle Di Luna (di L. Scattini, 1972) del quale Orgasmo Nero, nelle intenzioni di D'Amato, doveva essere un rifacimento più "vigoroso" (ma, sempre in ambito "anfibio", è da citare anche Le Salamandre di A. Cavallone, 1969). Il vecchio Joe Ammore sosteneva che il film era nato come soft, ma strada facendo divenne un hard. In effetti si potrebbe parlare di "porno con trama", ma non come lo si intende oggi, ovvero due battute in croce recitate non da attori, ma da pornostar impacciate, ansiose di buttarsi a capofitto nell'unica cosa che sanno fare, trapanare duro duro, e con sceneggiature risibili e profonde come un biglietto dei Baci Perugina; no, nei film di D'Amato la trama c'era per davvero e, almeno nel caso di Orgasmo Nero, le scene di sesso sono amalgamate e funzionali alla storia, ad eccezione di una sola forse, sul finale, quando la Ramirez, titillandosi, ripensa ai suoi trascorsi con Mark Shannon in Sesso Nero, e D'Amato ci piazza in cinemascope un bel calippo on the rocks estratto dal suo film precedente. Ecco, lì la cosa è proprio gratuita, ma comunque dopo 1 ora e 15 di film, non stona.
Abbiamo la bellissima Susan Scott/Nieves Navarro, sposa di Richard Harrison, che non riesce a dare un figlio al marito. In attesa dell'ennesimo responso da una clinica svizzera, i due soggiornano per lavoro e per piacere a Santo Domingo; qui la Scott entra in contatto con Lucia Ramirez, indigena rimasta orfana di padre (divorato dagli squali). La adotta e la tratta come la figlia mai avuta. Tra le due nasce un rapporto saffico, e questo dà il là alla vera natura della Scott, ninfomane ma evidentemente poco soddisfatta dal marito (durante i loro rapporti lei pare un cadavere annoiato). Il menage lesbo salta fuori, così come le tendenze "facili" della Scott che raccatta addirittura cialtroni nei bar. Harrison decide quindi di riprendere in mano la situazione, ed in un momento di super machismo purificatore, impone il membro alla Scott e alla Ramirez contemporaneamente. Da quel momento tutto cambia. La Scott, finalmente impressionata dalla mascolinità del marito, si rimette in carreggiata, e i due ricevono anche la lieta notizia dalla Svizzera che il bebè si può fare. La Ramirez deve quindi essere rispedita al paesello suo, nella sua tribù. Ma la ragazza non ci sta, e organizza un atroce commiato: - SPOILER: fa accoppare con un veleno Harrison e, secondo l'usanza della sua gente, fa mangiare il cuore alla Scott, che solo nell'ultimo fotogramma scopre la verità, in un femo immagine degno dell'Urlo di Munch.
D'Amato crea il solito ibrido horror-erotico (con innesti tribali da mondo-movie), contaminando un film prettamente erotico con venature "gore", un marchio di fabbrica del regista romano. Come detto, Susan Scott è da sturbo, anche se a fine carriera, e anche se il disastro causato dal chirurgo ti rutno è chiaramente visibile, due tette che non si incontrano neanche per sbaglio, una punta New York e una Tokyo, un avvilente effetto mozzarella scaduta, e le cicatrici ancora perfettamente visibili. Al di là di questo, è fuori concorso come miglior attrice del film, oltre a bellezza e sensualità. Harrison e il biondino amico della coppia (di cui non ricordo il nome ma è quello che pare Vince Neil incrociato con AJ Simon di Simon & Simon) sono pressoché stoccafissi, e pure la Ramirez, sesso a parte, non si ammazza di espressioni e Actor Studio. Il film però è un film, a tutto tondo, e non un porno. Nulla contro i porno (anzi), ma quelli hanno una finalità diversa, mentre D'Amato qui ha la sua bella sceneggiatura, i suoi dialoghi, le sue locations esotiche ben fotografate, le sue scenografie e la musica di Stelvio Cipriani. Per avere una versione completa ho dovuto acquistare un'edizione crucca, la X-Rated, che tra l'altro offre anche materiale bonus, come scene alternative (tra queste una lunga copula all positions tra Shannon e la Ramirez sempre estratta da Sesso Nero).