L'estroso Luigi Batzella, che qui si firma Paolo Solvay, concepisce l'ennesimo delirante e psichedelico film a base di horror, goticismi ed erotismo, tutto concentrato in appena 78 minuti (poi ampiamente insertati da momenti hard per la distribuzione della pellicola all'estero). Un anno prima degli stracult Kaput Lager - Gli Ultimi Giorni Delle SS e La Bestia In Calore, i film per i quali verrà ricordato dai posteri, concepisce questa storia brevissima condensata in poche paginette di sceneggiatura. Due estranei, vittime di incidenti automobilistici, trovano riparo in una notte da lupi in un castello nel quale iniziano da subito a verificarsi strani fatti dalla natura soprannaturale. Susan Smith (Rita Calderoni) e William Benson (Stelio Candelli) si imbattono nei rispettivi doppelganger, Evelyn e Peter, che abitano quella tetra magione, coadiuvati da una misteriosa figura vestita di tutto punto con mantello e bastone (Giuseppe Mattei) e che sembra condurre una misteriosa danza esoterica a perenne contatto col regno dei morti. Tra un'invocazione e l'altra di Astaroth, i due malcapitati trascorrono la notte al castello, impegnandosi a rimanere vivi. - SPOILER: Quando William scoprirà che bastava incendiare tutto per interrompere l'incubo appiccherà il fuoco e si risveglierà assieme a Susan sul luogo primigenio dell'incidente. E' stato tutto un sogno? A quanto pare no, nelle mani i due stringono delle medaglie ricevute da Peter al castello.
Credo e immagino che Batzella non abbia avuto neanche per un istante l'intenzione di fare un film quadrato, sobrio, lineare; nel suo dna c'è lo sconquasso, la bizzarria, l'assurdo, il delirio, la stravaganza. Nuda Per Satana è un incubo ad occhi aperti, una notte al luna park (sotto allucinogeni), dove la logica razionale è l'ultimo dei problemi. E questo si evidenzia anche dallo stile visivo, dall'estetica del film, dove apparentemente senza motivo si alternano colori e luci improbabili, frazionamenti di immagine, capricci e "virtuosismi" con la MdP che hanno il solo scopo di destabilizzare, rendere pop l'immagine e scagliarla in una dimensione onirica, irreale, fantastica, narrativa per piani formali anziché sostanziali. Le interpretazioni degli attori sono sempre squilibrate, dissennate. La Calderoni ovviamente è più nuda che vestita. C'è spazio per una scena lesbo assolutamente gratuita, ma il top credo lo si raggiunga con l'assalto del ragno posticcio più improbabile della storia del cinema, mentre la Calderoni cade intrappolata (e seminuda) nella sua tela. Dovrà accorrere Candelli prendendolo a fucilate per averne ragione. Lasciate perdere ogni "perché?" riguardo agli eventi che accadono, qui importa solo il "come" e il "quanto". Una pellicola visionaria, che si crogiola di ogni non-sense per elevarlo a sublimazione. Nuda Per Satana va preso per quel che è, un film che può persino essere divertente, a patto di abbandonare ogni pretesa alla sobrietà, all'autodisciplina, alla sensatezza e alla misura.