Naked Weapon

Naked Weapon
Naked Weapon

Naked Weapon è un film di pestoni di Hong Kong (la migliore tradizione di pestoni, come l'amaro Vecchia Romagna). Non sono un intenditori di film orientali, arrivo fino a Bruce Lee, quindi non mi chiedete approfondimenti troppo acuti, anzi, cari esegeti dell'Asia all'ascolto, rifuggete pure le prossime righe per non inorridire davanti a tanta grossolana e rozza incompetenza. Posso dire che ho scoperto che questo sarebbe un piccolo "cult" del genere, lodato dagli intenditori e ovviamente devastato col napalm dalla critica. Per chi segue la scena, nomi noti del film sono il coreografo di arti marziali Tony Ching e le starlette Maggie Q e Anya Wu. Abbiamo un'organizzazione criminale capeggiata dalla diabolica Madame M, che rapisce bambine in tutto il mondo. Le bimbe vengono deportate su un 'isola sperduta nel Pacifico, qui stazionano per 6 anni, venendo sottoposte ad un addestramento all-inclusive, arti marziali, tortura, stupro, omicidio, lezioni di anatomia, costume e moda, dattilografia, cucina valdostana, vita e opere di Raffaella Carrà. Sei anni dopo, Madame X organizza un torneo all'ultimo sangue, durante il quale le allieve si scannano l'un l'altra, in puro stile selezione naturale darwiniana. Le tre sopravvissute vincono il contrattone di killeraggio con l'organizzazione criminale; tutto regolare, tredicesima, quattordicesima, ferie, malattia, maternità pagate e contributi versati all'INPS. Sguinzagliate per il mondo, le "china dolls" uccidono su commissione, spacciandosi come escort deluxe (ecco perché "naked weapon") ma seccando i malcapitati proprio sul più bello (con un colpo degno della scuola di Hokuto, che consiste nello spezzamento della quinta vertebra con pizzicotto secco e ben assestato). C'è però un tenace poliziotto della CIA che indaga da tempo immemore sulle sparizioni delle bambine, e finalmente riesca a rintracciare una delle china dolls; ovviamente se ne innamora, ricambiato, e da quel momento è tutto un flipperama di botte e sparatorie per salvare cara la pelle contro la Yakuza (visto che Madame M commissiona alle china dolls proprio l'uccisione di un boss....che poi, 'sta Madame M ammazza pure quelli giusti).

Le sequenze di combattimento abbondano, e quello che le rende interessanti è che praticamente sono tutte al femminile. Giubilate moderatamente però, dato che, se non siete dei patiti del genere "geishe madorlate", non è che ci sia da rifarsi gli occhi; le china dolls sono una sfilata di spazzolini da denti Oral B tutte ossa e...ossa. Visino angelicato d'accordo, ma una partita a Ghost & Goblins contiene più calorie. Si vola e si rotea che è un piacere, con generoso uso di cavi di sospensione (Matrix docet) e coreografie antigravitazionali abbastanza impossibili. Ma questa non è una critica, dato che se ti metti a vedere Naked Weapon ti disponi già di default col "chissenefrega" del realismo, più la sparano grossa meglio è. L'effetto che mi ha fatto è quello di un lungo telefilmone prodotto però con cura e dovizia, e soprattutto con più soldi di una puntata media di Baretta. I dialoghi tendeono all'imbarazzante spinto, costellati di frasi fatte che svergognano anche il più sfegatato fan degli action thriller. La visione comunque diverte e si concede pure momenti di insolita crudezza e sanguinolenza. Musiche super epiche. Esiste un film del 2006 intitolato Lethal Angel (noto anche come Naked Avengers) e diretto da Cheng Wai-Man, che ha la stessa identica trama di Naked Weapon, a sua volta ispirato a Naked Killer, pellicola del 1992, entrambe dirette da Siu-Tung Ching.

Trailer ufficiale

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