
Situazione curiosa: venerdì sera, accompagno la mia signora ad una festa alla quale non avevo nessuna voglia di andare, e me ne vado solo e ramingo al cinema. Maschio over 30, nerovestito, anche con stivali tendenti al nazi, folta chioma al vento, che alla cassa chiede un solo biglietto - senza accompagnatore/trice - per vedere cosa? Miss Potter. Film da amiche tenere o coppia di innamorati con velleità intellettuali. La cassiera non batte ciglio e mi ritrovo in sala con n° 7 spettatori (un lui /una lei - un lui /una lei - una lei /una lei), me compreso. Parte il film, inizia il viaggio, e per 1 ora e 35 minuti sprofondo nei verdi paesaggi d'Albione. Miss Potter è delizioso, tocco molto leggero, una pellicola dolce e romantica, ma di quel Romanticismo con la R maiuscola (letterario insomma). Una storia di sentimenti, amori ed emozioni di grande intensità, eppure una mano controllata, sobria, asciutta, priva di eccessi, ne tesse le trame. Garbo al posto dello sdilinquimento incontrollato da "carpe diem".
Avevo letto una recensione che giudicava il film con molta sufficienza, riferendosi in particolare alla prova della Zellweger come ad una recitazione eccessivamente "manierata". Renée Zellweger recita sempre in modo abbastanza carico e "manierato", è la sua cifra artistica, o mangi la minestra o ti conviene saltar giù dalla finestra. A me piace da morire. Ad eccezione magari della popolarissima Bridget Jones, la restante filmografia dell'attrice texana è costellata di film ottimi e divertenti, nonché di interpretazioni di gran cesello (Down With Love, Cold Mountain, Betty Love, etc.), compresa questa di Beatrix Potter. Molto carino il doppio binario del film tra storia reale e deriva immaginaria cartoonesca. Tratteggiati con affetto e riguardo i personaggi della Zellweger, di Ewan McGregor, di Emily Watson (sorella di McGregor nel film) e di Bill Patterson (papà Potter). Divertente anche l'anziana e semi muta governante di casa Potter, Miss Wiggin. La Zellwegger gigioneggia, è vero, ma quando lo fanno Al Pacino o Robert De Niro siamo al multiorgasmo critico, quando lo fanno le guanciotte della Zellweger arriva puntuale la boccuccia di disapprovazione.
Anziché propinarci due ore abbondanti (adesso va di moda così) di filmone categoria "pesi massimi", il saggio Chris Noonan (già regista di Babe Maialino Coraggioso) confeziona una pellicola senza sbavature, di peso eppure soffice, profonda eppure vaporosa e digeribile. Fotografia meravigliosa, ritmo bucolico. Un film pacifico e rasserenante.