Il 6 giugno 1983 usciva al cinema Octopussy, penultimo film di Roger Moore nei panni di James Bond. Nell'ottobre dello stesso anno tornava a rivestire gli stessi panni anche Sean Connery, come del resto aveva già fatto per Una Cascata Di Diamanti nel 1971. Per la seconda volta Connery ci ripensa, saranno stati soldi, sarà stata la vertigine del successo, sarà stata la nostalgia verso un personaggio capace di mandare al manicomio gli attori ma al contempo eternarli per sempre nella storia del cinema e regalargli il brivido di un mondo perfetto fatto di azione, avventura, lusso, tecnologia e bellissime donne sempre disponibili, fatto sta che Connery è costretto a rimangiarsi quel "mai più" pronunciato all'indomani di Diamonds Are Forever. Ironicamente il ritorno viene proprio intitolato "Never Say Never Again" e anche la theme song del film, come da tradizione per i Bond movie, porta lo stesso titolo (ed è cantata da Lani Hall). Viene ricreato in tutto e per tutto il processo produttivo degli 007 regolari, fatto salvo che la Produzione non è la stessa, questo film è un titolo apocrifo, uno 007 tarocco ma fatto da specialisti del settore e col valore aggiunto di quel marpione di Sean Connery che durante il film dispensa continuamente battute a doppio senso sul suo essere il vero 007. Addirittura il film si chiude con un emissario di M che implora 007 di tornare in servizio per salvare il mondo e Connery risponde "mai più", mentre la canzone del film inizia a risuonare nell'aria e Connery strizza l'occhio allo spettatore guardando direttamente in camera, come a dire, se mi gira per il verso giusto ne faccio ancora, tié.
Non abbiamo la consueta sequenza sui titoli di testa (preceduta dalla iconica gun barrel), che qui scorrono come in un qualsiasi film sulle prime immagini di apertura, ma per il resto c'è tutto. L'incipit nel bel mezzo dell'azione, due Bond girl coi fiocchi, dai consueti nomi esotici come Domino e Fatima, una buona e una cattiva (rispettivamente Kim Basinger, bionda angelicata, e Baraba Carrera, mora e perfida), con il bonus aggiuntivo di un amplesso en passant pure con Valerie Leon (per altro comparsa pure nel franchise regolare, in La Spia Che Mi Amava, 1977), c'è l'agente della Cia Felix Leiter (Bernie Casey), saltuario partner di Bond, c'è Stavro Blofeld (Max von Sydow) con il suo micione bianco d'angora a capo della Spectre, ci sono M (Edward Fox), Q (Alec McGowen) e Miss Moneypenny (Pamela Salem), c'è qualche congegno tecnologico, ma poca roba, perché con Connery si va alla vecchia maniera, senza affidarsi troppo alle diavolerie hi-tech. C'è il Martini vodka con ghiaccio, non c'è l'Aston Martin, c'è il villain paranoico e megalomane (Klaus Maria Brandauer), ci sono le piscine, gli elicotteri, le esplosioni, le riprese subacquee. Più in generale lo script è un remake più o meno esplicito di Thunderball, anche se la versione della sceneggiatura ripresa non è esattamente quella che poi finirà sul grande schermo nel '65. Per le musiche era stato contattato John Barry, il quale per rispetto nei confronti dei Broccoli, non accettò, e purtroppo le musiche di Michel Legrand non si rivelano per niente all'altezza, modeste e a tratti persino fuori contesto. Al botteghino questa marachella si rivelò un successo notevole, pur incassando un po' meno del diretto concorrente Octopussy. nel complesso Mai Dire Mai regge abbastanza il paragone con la serie dei Bond regolari, rivelandosi persino migliore dei peggiori; Connery appare un po' imbolsito ed avanti con gli anni, ma va detto che aveva comunque tre anni meno di Roger Moore regolarmente in attività come agente segreto al servizio di Sua Maestà. E' un film degli anni '80, si sente e si vede (moltissimo relativamente ai videogames), ma il divertimento è assicurato, con momenti assolutamente di pregio come l'infinita (e un po' comica) colluttazione tra Connery e Pat Roach nella clinica dove Bond viene inviato per dimagrire e tonificarsi i muscoli con la ginnastica (e dove invece mangia patè de foie gras e massaggia le massaggiatrici, nello specifico la sensuale Prunella Gee)