Ma Come fa A Far Tutto? e per una volta il titolo idiota non è colpa dei rititolatori italiani, ma pure in originale differisce poco: I Don't Know How She Does It. Commediola con Sarah Jessica Parker, che volente o nolente, fa sembrare tutti i film che interpreta un episodio di Sex And The City. Avrei giurato che il regista fosse una donna, invece a visione conclusa ho scoperto che trattasi di un maschietto (etero?). Farò del qualunquismo, ma il sospetto mi era venuto perché il film è platealmente a tesi, come lo stesso titolo (e sottotitolo: "Se fosse facile, lo farebbero gli uomini") lascia presagire. E la tesi è: le donne sono strafighe, intelligentissime, multitasking, fanno tutto, sanno tutto...ah si, poi ci sono pure quei bipedi con i peli....come cazzo si chiamano...ah già gli uomini, se sono vestiti bene magari è meglio. La base di partenza comunque è l'omonimo romanzo di Allison Pearson.
La Parker è una mamma in carrierissima, col marito architetto, teoricamente in carriera pure lui, ma ovviamente meno. La famigliola ha due figli da accudire, una casa da rivista d'arredamento, e il problema è che i genitori lavorano parecchio e non c'è tempo per niente. Niente giochi coi figli, niente rapporto di coppia, solo logistica, economia domestica, e per il resto: lavurà lavurà lavurà. Questa eroica madre contemporanea lavora in una società di investimenti finanziari, chiaramente è una punta di diamante della ditta e viene spedita a far firmare contratti milionari ai business men in giro per gli States. Prende aerei a raffica e la sua giornata dura 168 ore al giorno. Quel che accade è che durante l'ennesimo incarico conosce l'affascinantissimo Pierce Brosnan, tra i due nasce un certo affiatamento e, complice il menage familiare che va a scatafascio per tutti i motivi detti sopra, pare quasi che la Parker decida di capitolare sotto il carisma e la beltade dell'ex 007. Ma il lieto fine è dietro l'angolo, la Parker si riprende per tempo, comprende che la famiglia è importantissima e decide di darsi una regolata in ufficio, contemperando i suoi millanta impegni lavorativi con l'accudimento di quegli scassacaz...splendidi figli e amatissimo marito.
Il film è gradevole, difficile che una commedia americana annoi o risulti mal fatta, il livello del cast è alto, e certamente la visione in bluray ha dato una grossa mano alla fotografia. Tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, l'assunto di fondo del film è rimarcato a livelli quasi militari, soprattutto per via dei continui break ad opera della roscia Christina Henricks, amica della Parker, single e madre anch'essa, che descrive minuziosamente la condizione della donna oggi con sarcasmo velenoso e polemico, oltre a magnificare la Parker candidandola a Presidente degli Stati Uniti, Papa e prossima conduttrice di Buona Domenica. Divertente comunque l'idea di scrivere, letteralmente, alcuni concetti sullo schermo, via via che la Parker li illustra (ad esempio, il comportamento dei figli, o le liste notturne che ogni donna fa....e confermo, la mia le fa).