Terzo titolo di Ileana Carisio, aka Malù, con Pasquale Fanetti, che si firma con il suo abituale pseudonimo Frank De Niro. Sull'onda lunga delle mai esauritesi avventure sentimentali di Lady Chatterley (il personaggio letterario e libertino creato da D.H. Lawrence), la coppia si cimenta in una propria versione delle smanie amorose della nobildonna britannica. Una cornice narrativa del tutto pretestuosa perché quanto accade ha poco e nulla a che vedere con il romanzo, se non per il matrimonio tra la donna ed un consorte più anziano, che tuttavia per la Chatterley di Lawrence era la scappatoia al giogo paterno (dalla padella alla brace però verrebbe da dire), mentre in questo caso è un matrimonio spontaneo e voluto, anche se macchiato da un brutto incidente (una caduta da cavallo) occorsa al patriarca che ne ha evidentemente pregiudicato le parti basse, motivo per il quale Lady Chatterley deve in qualche modo pur soddisfare i suoi naturali istinti. Malù è una splendida signora (per la verità qui appena venticinquenne) che sfoga le sue voglie con lo stalliere Kieran Canter, un perverso farabutto che si intrattiene con lei come con la cameriera (Barbara Blasko) e all'occorrenza anche con la modella che Lady Chatterley usa per i suoi paesaggi pittorici (Deborah Calì). Insomma non se ne lascia sfuggire una. La nobile tuttavia non gradisce tanta promiscuità e lo rimprovera fino a punirlo quasi mortalmente (un episodio grottesco e maldestro nel quale Canter, chiuso nella cantina dei vini, fa finta di soffocare per mancanza d'aria ma nonostante ciò riesce pur sempre ad amoreggiare con Malù). Al contempo Lord Chatterley (Anthony Steffen) è pienamente consapevole della tresca ed anzi quasi la benedice, desiderando l'appagamento e la felicità della propria amatissima consorte.
- SPOILER: finirà male, poiché Canter tirerà troppo la corda coinvolgendo la Chatterley in pratiche erotiche troppo spinte, dapprima facendole praticare l'amore saffico proprio con la modella con cui lui l'aveva tradita, poi, un po' alla marchese De Sade, spalancandole le porte dell'abuso sessuale; alla pretesa di essere violentata da due buzzurri Lady Chatterley si ritrae (si fa per dire..... siamo sempre a metà strada tra il vorrei e il non posso) e Canter viene cacciato da Steffen, consapevole anche di quest'ultima bassezza.
Siamo in una campagna che potrebbe essere toscana o laziale, le facce non hanno nulla di anglosassone, men che mai il clima. Non siamo nell'800 ma nei contemporanei anni '90. A parte i nomi dei personaggi, debitori di Lawrence, non c'è assolutamente nulla che rimandi al romanzo e sarebbe stato persino più interessante emanciparsi completamente e creare una sceneggiatura a sé stante che avrebbe avuto uguale dignità. Ma tant'è, facciamo finta di crederci ed assistiamo alle peripezie erotiche di Lady Chatterley. Malù si spoglia ed amoreggia di continuo e quando non ci pensa lei è il turno della Calì o della Blasko. Malù è stupenda, di una bellezza mozzafiato, i suoi reggicalze ed i suoi corpetti valgono il prezzo del biglietto. Il film non è null'altro che una sequela di scene d'amore delle attrici, ma se il traguardo era realizzare un buon film erotico, Fanetti ci riesce alla grande, grazie prevalentemente ad una Malù spettacolare e generosissima in ogni suo fotogramma. Fotografia patinata, location ideali per una bella e tranquilla vacanza agreste, musiche un po' schizofreniche, talvolta filologicamente corrette (come nel caso del tema principale), talvolta quasi da cabaret. Kirean Canter credo abbia pagato per recitare in una pellicola simile piuttosto che essere pagato, visto che praticamente in ogni scena ha i seni di qualche attrice in faccia e tutto il resto per le mani, praticamente Disneyland. Steffen invece piuttosto imbarazzato, soprattutto nelle scene erotiche con Malù.