Kong: Skull Island

Kong: Skull Island
Kong: Skull Island

Quanti sono i film su King Kong? Beh, cominciano ad essere diversi, a partire dall'originale, datato 1933, diretto da Cooper e Schoedsack. Il più recente invece è probabilmente quello di Peter Jackson (2005), trattato su Cineraglio e che tutto sommato mi aveva fatto un'impressione globalmente positiva. Dodici anni dopo arriva Jordan Vogt-Roberts, regista emergente al quale viene affidato un remake. Si fa presto a dire remake, il lavoro del cineasta statunitense non intende affatto esserlo, si affranca immediatamente dalla classica storia konghesca per andarsi a posizionare piuttosto a metà strada tra Isla Nublar e il Fujiyama. Più aderente alla realtà affermare che questo film non sarebbe potuto esistere se non fosse esistita la serie di Jurassic Park (poi World) anziché quella di King Kong stesso.

Da subito abbiamo a che fare con dipartimenti governativi incaricati di sondare l'esistenza di creature bizzarre (Monarch), quindi veniamo catapultati su di una lussureggiante isola (a forma di teschio) a sud del Pacifico. Come dei novelli Indiana Jones, guidati però da dei militari armati fino ai denti (alla Predator, sebbene il contesto storico sia quello degli anni '70, quelli del King Kong di De Laurentiis), i nostri eroi si imbattono immediatamente nello scimmione alto come un palazzo di -mila piani, il quale a sua volta è in buona compagnia sull'isola, essendo questa popolata di ragni grandi come camminatori imperiali di Star Wars, mufloni infiniti e, soprattutto, pericolosissimi "striscia-teschi", ovvero creature abitanti del sottosuolo, metà dinosauri metà diavoli dell'inferno, i quali si contendono con Kong la leadership nella catena alimentare sull'isola.

- SPOILER: la battaglia diventa per la mera sopravvivenza, documentare (se possibile) quanto visto ad occhi nudi e fare ritorno a casa. La visione dei militari però differisce da quella dei civili. Il tenente colonnello di ferro Packard (Samuel L. Jackson) che a fine guerra del Vietnam non ha più nulla da chiedere alla vita, si incaponisce ottusamente nello sterminio dei mega bestioni, indifferente alle leggi di Natura e all'equilibrio a suo modo armonico che vige sull'isola. I civili, guidati dall'ex militare James Conrad (Tom Hiddleston) e dalla fotoreporter Mason Weaver (Brie Larson), con canottierina sempre attillata al punto giusto, assumono immediatamente un mood ambientalista e molto new age, nel pieno rispetto della "divinità" di Kong e della sua missione di preservare l'ordine costituito su questa fetta di mondo inesplorata e sconosciuta all'umanità affaccendata in guerre, egoismi e distruzione.

Unici due rapidi riferimenti all'iconografia classica di King Kong sono: 1) il combattimento di Kong con gli elicotteri (che richiama lo scimmione abbarbicato sull'Empire State Building); 2) la particolare sensibilità di Kong nei confronti della ragazza, che non avverte come minaccia ma anzi come una "umana" da proteggere. Perlopiù il film è caratterizzato da lunghe digressioni nelle quali il grande re peloso combatte contro suoi parigrado, super polpi, striscia-teschi, giù giù fino ai miserevoli umani in tuta mimetica che lo scherniscono con esplosivi e mitragliatrici giocattolo.

Grande dispiego di computer grafica, per una serie di effetti speciali continui ed incessanti, ma sempre ben realizzati. Kong è un filmone d'avventura semplice, diretto e politicamente corretto, con personaggi iconici e dalla leggibilità immediata, e tante concessioni facili ad un pubblico di bocca buona. Rimane però anche un prodotto ottimamente confezionato, cinema commerciale ai massimi livelli. Non ha l'anima che Spielberg infonde in Jurassic Park, rimane più in superficie, ma non annoia neanche per un fotogramma, coinvolge ed esalta nei suoi momenti di massimo fragore, anche se forse qualche combattimento in meno e qualche sottigliezza di sceneggiatura in più non avrebbero guastato. In definitiva, promosso a pieni voti. La pellicola fa parte dello stesso universo di Godzilla (2014), realizzato anch'esso dalla Legendary Pictures (pure questo trattatto su Cineraglio) ed è - ahimé - previsto un crossover tra i due intorno al 2020.

Trailer ufficiale

Galleria Fotografica