Il Dottor Jekyll E Mr. Hyde

Il Dottor Jekyll E Mr. Hyde
Il Dottor Jekyll E Mr. Hyde

Si contano perlomeno tre adattamenti del romanzo di Stevenson prima di questo diretto da Victor Fleming ed interpretato da Spencer Tracy, spalmati tra il 1912 ed il 1931, l'ultimo dei quali - quello appunto del '31 - è l'unico a non essere muto e all'epoca era considerato il migliore di tutti. Dopo Il Mago di Oz e Via Col Vento, Fleming, forse con un po' di (comprensibile) hybris per i successi conquistati, si imbarca nel remake proprio di quel film, potendo contare su un cast di prim'ordine che metteva assieme oltre al già citato Tracy, due attrici del calibro di Lana Turner e Ingrid Bergman. La pellicola è celebre anche per la particolarità dei ruoli "invertiti", la Turner e la Bergman infatti recitano i ruoli che inizialmente erano stati assegnati all'altra; la femme fatale avrebbe dovuto impersonare la prostituta mentre la tre volte premio Oscar Bergman sarebbe dovuta essere l'angelicata fidanzata del Dr. Jekyll. Se per un verso la Turner temeva di sporcare la sua reputazione recitando una donna di malaffare, la Bergman era invece stanca di ruoli sempre immacolati, comprendendo le potenzialità di quel personaggio, la sua enorme profondità rispetto alla candida Beatrix. Quanto previsto dall'attrice svedese si rivelò esatto; la Turner è bellissima nel film ma recita una parte scialba e piagnucolosa che vive unicamente del bell'aspetto della sua interprete, nulla di più che una sparring partner che porge sempre la battuta a Tracy nei dialoghi. Tutt'altra dimensione quella di Ivy, un personaggio con luci ed ombre che si confronta da pari a pari (per spessore) con il Dr. Jekyll, costituendo per altro anche uno snodo narrativo di sceneggiatura.

Tracy all'epoca venne stigmatizzato per una eccessiva teatralità caricaturale del suo doppio protagonista, solo successivamente la sua interpretazione (comunque non scevra di un certo istrionismo gigionesco)  venne risarcita con le dovute lodi. Chiese che fosse Katharine Hepburn a recitare entrambi i ruoli femminili del film, una sorta di doppio speculare a quello di Jekyll e Hyde, una curiosa versione alternativa del romanzo di Stevenson che tuttavia non venne accolta. Più che per la sceneggiatura (attenta prevalentemente al film del '31 ed all'adattamento teatrale del 1887), il film ha motivi di interesse per la affascinante riproposizione dell'Inghilterra vittoriana, nebbiosa e notturna, e per gli interni degli ambienti, con il laboratorio di Jekyll che pare sostanzialmente quello del Dr. Frankenstein. Diversi dialoghi (perlomeno in originale) sono assai interessanti ed affatto ingenui e banali; purtroppo però in Italia in homevideo circolano edizioni che tagliano 10 minuti abbondanti di film. Terribile anche la normalizzazione dei nomi, con Henry Jekyll che diventa "Enrico", Ivy che diventa "Eva", Beatrix che diventa "Beatrice", il (mefistofelico) maggiordomo Poole che diventa "Paolo". Gli effetti speciali, concentrati soprattutto sulla trasformazione di Jekyll in Hyde e viceversa, hanno una loro forza espressiva pur risultando ovviamente datati ed a loro modo ingenui con gli occhi di oggi. Eppure all'epoca segnarono uno standard impressionando notevolmente gli spettatori. L'opera nel '42 venne candidata a tre Oscar senza vincerne nessuno. In rete è possibile anche imbattersi in fotogrammi a colori del film, nonostante sia in bianco e nero, questo perché pare vennero appositamente realizzate delle colorizzazioni pubblicitarie di singoli estratti della pellicola. Pur essendo MGM, Il Dottor Jekyll E Mr. Hyde può essere abbastanza agilmente equiparato ai film con i "mostri" della Universal, presentando molte affinità con quelle atmosfere ed anche, direi, con le intenzioni di quel tipo di godibilissime pellicole.

Trailer ufficiale

Galleria Fotografica