Andy Sidaris nel 1968 è il regista televisivo delle Olimpiadi di Città del Messico, oltre ad aver lavorato per diverse trasmissioni ed eventi sportivi (perlopiù riguardanti basket e football). Esordisce con il cinema nel 1973, da subito schierandosi nelle fila dell'exploitation a base di belle ragazze ed azione. Stacey (da noi importato col brillantissimo titolo di Le Porno Detective) è il suo primo film al soldo della New World Pictures di Roger Corman. Seguiranno in totale una dozzina di film, tutti piuttosto sovrapponibili come intenzioni, stile e risultato. Hawaii Squadra Speciale 2 è il seguito di Hard Hunted ma sui titoli italiani dei film di Sidaris mi pare ci sia una gran confusione. Se infatti andate su IMDB (la Bibbia cinefila del web) trovate che il primo Hawaii Squadra Speciale (in originale Guns) è del 1990, il secondo (Fix To Kill) è del 1993 che però è in realtà il seguito di Hard Hunted, sempre del '93; infine il terzo capitolo hawaiano (titolo originale Savage Beach) risale al 1989, cioè precederebbe i suoi prequel. E' evidente che i lavori di Sidaris siano stati rititolati ex post, col risultato che se non si segue la nomenclatura originale americana si finisce con un gran mal di testa. Intendiamoci, cambia poco a conti fatti, dato che i suoi film sono pressoché interscambiabili, vuoi perché sono molto simili tra loro, vuoi perché in buona parte pure il cast rimane lo stesso.
Fit To Kill è un gioco di parole, letteralmente si potrebbe tradurre come "adatto per uccidere", ma il verbo "fit" in abbigliamento è usato per intendere qualcosa che calza bene e dato che il film è una gigantesca sfilata di succintissime modelle maggiorate di riviste patinate per uomini, quel "fit" è evidentemente riferito ad altro. Hawaii Squadra Speciale 2 è una puntata dell'A-Team espansa a 97 minuti ed imbottita di décolleté; "azione e silicone", questo lo slogan che potrebbe definire tanto il film quanto tutta la carriera di Sidaris. Dunque ci vuole la corretta predisposizione per vedere una pellicola del genere, occorre la consapevolezza di quale tipo di prodotto si ha per le mani; non cinema ma intrattenimento ed anche furbacchiotto perché la ragione sociale del film sono (quasi esclusivamente) le ragazze. La trama non raggiunge vette vertiginose di complessità, abbiamo una specie di agenzia governativa americana che combatte i cattivi, una versione delle Charlie's Angels assai allargata e decisamente più "turgida"; abbiamo i cattivi che in questo film sono doppi, da una parte un trafficante solitario (interpretato dal figlio di Roger Moore, Geoffrey Moore) dall'altra un riccone cinese (Aki Aleong) in possesso di un parossistico (per dimensioni) diamante trafugato ai nazisti nella seconda guerra mondiale. Il resto sono pistolone, mitraglioni, fuciloni, elicotteri telecomandati che lanciano razzi più potenti di quelli di Jeeg Robot ed una quantità di costumi da bagno, micro reggiseni e fili interdentali per le natiche da guinness dei primati. La platea delle ragazze è generosissima, Ava Cadell, Cynthia Brimhall, Dona Speir, Julie Strain, Roberta Vasquez, Carolyn Liu; ce n'è per tutti i gusti, orientali, yankee, messicane, bionde, more, etc, tutte accomunate da un enorme sbilanciamento anteriore, dalla lacca per capelli e da una recitazione che rimanda a Greta Garbo (....ah no). Non tutte bellissime per la verità - alcune molto, altre proprio no - ma tutte pronte a sacrificarsi per donare allo spettatore un'ora e mezzo di assoluto edonismo fisicatissimo ad encefalogramma rigorosamente piatto (l'unica cosa piatta in questo film). Geoffrey Moore è forse la cosa migliore di tutta questa operazione arruffona, gran carisma, si vede di chi è figlio ed è indubbio che sia circondato da miseria e modestia in una produzione del genere. Tutto è bene quel che finisce bene, i cattivi soccombono e le ragazze vincono, il testosterone raggiunge picchi inauditi. C'è anche una coppia di tonti che dovrebbe far ridere e che combina solo guai, fino ad arrivare addirittura ad autoeliminarsi. Stupido è chi lo stupido fa... ma questi neanche all'asilo.