Fräuleins In Uniform

Fräuleins In Uniform
Fräuleins In Uniform

Fräuleins In Uniform (di E.C. Dietrich, 1973) è conosciuto con almeno altri 8 diversi titoli e, leggo online, è considerato addirittura "a landmark in the history of bad Nazi sexploitation films". Ma pensa te, non me ne ero accorto che era niente-po-po-di-meno che un landmark mentre lo vedevo. Film censuratissimo in Italia, edito in dvd versione "integrale" che non è integrale da Stormvideo, e che il sottoscritto, nel delirio di riscoperta della nazisploitation, è andato a recuperarsi. Doug Pearce me ne sarà grato. La trama: siamo sul fronte russo, alla fine della seconda guerra mondiale, un gruppo di mignotte viene recultato e mandato nelle retrovie tedesche per risollevare il morale (il morale cribbio, che vi credevate.....) dei soldati tedeschi. Fine della trama.

Non succede niente, a parte tette che ballonzolano continuamente da un campo all'altro. E' tutto un ripetersi di questo contesto narrativo: ci sono i soldati tedeschi, c'è la guerra, ci sono gli uteri ariani. Stop. Incrociate questi elementi tra loro ed avrete gli 80 minuti circa di Fräuleins In Uniform. Il dvd offre come extra le scene censurate (ben 18), ed il bello è che sono più caste di quelle regolari Se non mi sono addormentato a metà poco ci è mancato. Le fräuleins sono tutte piuttosto racchiarelle, tranne una roscia che però ha le curve di una mazza da baseball. Per il resto è il trionfo dell'amatoriale casalingo. A un certo punto mi pareva di vedere un film di Russ Meyer incrociato con Top Secret!, giuro. Non c'è alcuno sviluppo della trama perché non c'è alcuna trama da sviluppare, è uno stallo, l'inamovibilità totale; donne, soldati, guerra, e nemmeno si vede granché la sana copula. Un po' di dialoghetti osè, più che altro perché le stesse prostitute si lamentano (forse rivolte al regista) che non si sifona manco un po'. Come film drammatico non regge, perché fa ridere; come erotico non regge perché non erotizza. Come commedia non fa ridere abbastanza, e comunque non di proposito. Come nazisadico non è proprio pervenuto, siamo lontani dalle crudeltà gratuite degli WIP più efferati e fosforescenti. Come classificarla questa pellicola? Ah già, un "landmark". Probabilmente un esempio tra i più paradigmatici della "exploitaion", ovvero lo "sfuttamento" di un genere nel senso più profondo del termine, fino al completo prosciugamento del genere di partenza stesso, in questo caso.

Va detto però che Erwin C. Dietrich non è proprio l'ultimo arrivato della cinematogfrafia pezzente, perché come regista (aka Michael Thomas) è noto alle cronache per diverse pellicole di exploitation, come Ranch Of The Nymphomaniac Girls, Le Hostess, Folli Piaceri Delle Porno Prigioniere, Le Nipoti Della Colonnella, Giochi Proibiti Al Sexy Shop, per dire, film che tutti custodite gelosamente in cassaforte e per i quali avete insistito che vostro figlio ci scrivesse sopra una relazione ciclostilata per i compiti delle vacanze delle Media. E ha prodotto diversi b-movies noti anche agli aficionados italiani, come Il Triangolo Della Paura di Margheriti, Cobra Mission di De Angelis, o l'intellettualissimo Storia Di Piera di Ferreri con Mastroianni e la Schygulla (ma ha stipendiato pure quel pazzo furioso di Jess Franco). ..... Aspetta, adesso ho capito, il mio dvd si chiama Fräulein in Uniforme e non Frauleins in Uniform, la differenza la fanno tutta quella "s" mancante, la dieresi sulla "a" e quella "e" finale in più, che incomprensibilmente alterano il titolo riportato sulla copertina del dvd? Vuoi vedere che il landmark è quell'altro?

Trailer ufficiale

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