I Falchi Della Notte

I Falchi Della Notte
I Falchi Della Notte

All'altezza di Falchi Della Notte (1981) Stallone era già stato Rocky due volte, e nello stesso anno parteciperà quel capolavoro che è Fuga Per La Vittoria. Stava costruendo la sua carriera a suon di film, anche di un certo impegno (pure F.I.S.T. trattava temi di spessore), prima di gettarsi nel muscolarismo eroico della seconda metà degli Eighties, con tutti i suoi vari eroi declinati serialmente. Bruce Malmuth dirige Stallone e il compagno Billy Dee Williams (il caro vecchio guascone Lando Carlissian) alle prese con il super terrorista Rutger Hauer, detto Wulfgang (in omaggio alle sue origine europee). Wulfgang è un pazzo esaltato, un mercenario del terrorismo che va a mettere bombe dove gli viene chiesto; con l'ultima azione (un centro commerciale fatto esplodere in pieno giorno, con tanto di bambini) si guadagna la disistima dei colleghi criminali, e la guerra giurata da parte dell'Interpol. A lui frega zero, e nel delirio di onnipotenza, progetta ecatombi ancora più massicce. A New York il dipartimento assegna degli uomini alla sua caccia; tra questi ci cono DaSilva e Fox, agenti civetta che solitamente si occupano delle piccole canaglie di strada, si travestono da infermiera indifesa o da uomini d'affari soli soli ai giardinetti e aspettano che gli smargiassi taglieggiatori si facciano sotto, per poi prenderli a roncolate sul groppone e sbatterli in cella. Wulfgang arriva a sequestrare dei rappresentanti delle Nazioni Unite, inchiodandoli su un vagone della sopraelevata di Roosvelt Island che attraversa New York. Ottiene il solito jet per volare via, ma proprio mentre tenta di raggiungere l'aeroporto con un pullman che deve essere guidato da DaSilva, viene assalito e riesce a fuggire. La caccia continua.....- SPOILER: Wulfgang, che oramai ha un conto personale in sospeso con DaSilva, va a casa della sua donna, Lindsay Wagner (la Donna Bionica), con l'intento di vendicarsi uccidendola, ma la sorpresa è che ci trova DaSilva, con tanto di parrucca bionda e vestaglione (un mago dei travestimenti), e si becca due pallottole in corpo. Fine della carriera di un promettente terrorista internazionale.

Non chiedetemi perché ma quella pellaccia saccente del Mereghetti dà addirittura due palle e mezzo a I Falchi Della Notte, il ragazzo mi si è esaltato con un film di Stallone, roba da non credere. In effetti quello che piace del film è il clima teso e nervoso, siamo nel 1981 ma potremmo essere tranquillamente ancora nei pieni '70, dalle parti di Frankenheimer o qualcosa del genere. La pellicola è totalmente priva di orpelli e divagazioni, è tutto molto asciutto, concreto, focalizzato. Persino timide sottotrame collaterali, come il rapporto sentimentale pencolante tra Stallone e la Wagner, o l'accenno alla corruzione della Polizia, nei dialoghi tra i narcotrafficanti e Williams durante l'irruzione in un covo ad inizio film, sono subito abbozzate ed abbandonati a loro stesse, sacrificate per l'obbiettivo primario, la guerra senza quartiere a Wulfgang, un ispiratissimo e sanguinario Rutger Hauer, sempre in parte quando c'è da strabuzzare gli occhi e mietere vittime innocenti. Avendo rivisto I Falchi Della Notte a stretto giro di posta dopo Manhattan di Allen, ne sembra esserne il perfetto contraltare (gli anni sono suppergiù gli stessi), tanto era elegante, intellettuale, vivace, romantica quella New York, tanto è squallida, grigia, misera, sporca, proletaria quella di DaSilva e Fox, abituati ai ghetti, alle topaie, agli angoli bui di una metropoli piena di criminali. Musiche di Keith Emerson...eh, addirittura? Si, ma non sono nulla di che, si prestano al clima poliziesco della vicenda, ma se non vi dicessero che sono del tastierista degli ELP, non è che, ad orecchio, vi cambierebbe granché. Stallone è un figaccone in questo film, col capello lungo, l'abbigliamento che sta tra Serpico e Tony Manero, ed una chioma che pare Steve Sylvester. I suoi primi piani sono estremamente intensi, e farebbero ricredere chi ha sempre visto solo l'esibizione dei bicipiti in questo attore. Nel film indossa il cappellino dell'ATAC, che non è l'azienda per la mobilità del comune di Roma, ma il Advanced Traffic Analasys Center un ente per il controllo del traffico della città di New York.

Trailer ufficiale

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