Exorcismus – Cleo, La Dea Dell’Amore

Exorcismus – Cleo, La Dea Dell’Amore
Exorcismus – Cleo, La Dea Dell’Amore

Film della Hammer nel periodo in cui la Hammer si era lasciata alle spalle la sua golden age, o il proprio periodo "classico" per così dire, ed iniziava ad insufflare maggior erotismo (esplicito) nelle proprie pellicole per bilanciare il già detto e il già visto in ambito horror, soprannaturale e fantastico. Questa ennesima rivisitazione del tema "antico Egitto e mummie" effettivamente presenta qualche elemento di novità, poiché anziché avere a che fare con faraoni e mummie bendate alla Karloff o alla Cristopher Lee, si concede una splendida regina egizia (che poi sempre faraona era), completamente rivestita di gioielli (e basta) in attesa di essere risvegliata dal suo sonno millenario. Una spedizione britannica ne trafuga il corpo (e tutto l'armamentario della tomba, reliquie e pareti del sepolcro comprese), con il professor Julian Fuchs (Andrew Keir) che si porta tutto a casa. Assieme al compagno e rivale Corbeck (James Villiers) è totalmente soggiogato da quella figura, ma Corbeck vuole spingersi oltre, vuole ridare la vita a Cleo (che in originale si chiama Tera) per carpirne i segreti, primo tra tutti quello dell'immortalità. Fuchs ne ha più paura che fascino e ritiene che ciò porterà a qualcosa di malvagio. Tra i due entra in ballo Margaret (Valerie Leon), figlia di Fuchs, la cui somiglianza impressionante con Cleo crea scompiglio. Per altro sua madre l'ha data alla luce (morendo) proprio mentre la spedizione di Fuchs penetrava la tomba di Cleo. La stessa Margaret è nata morta per poi tornare miracolosamente alla vita dopo appena qualche minuto. Appare chiaro a chiunque le si rapporti che la sua vita è arcanamente legata a doppio filo con quella di Cleo ed infatti tutti i destini si incroceranno e sovrapporranno per andare a comporre un un'unica storia, iniziata migliaia di anni prima.

La sceneggiatura si rifa al racconto di Bram Stoker Il Gioiello Delle Sette Stelle (1903), che poi è un brillocco appartenuto a Cleo e donato dal professore alla figlia (per proteggerla e schermarla dal Male). Inizialmente il film si sarebbe dovuto chiamare come il libro ma si pensò che il riferimento esplicito alla mummia (Blood From The Mummy's Tomb) avrebbe funzionato meglio al botteghino. La prima scelta come Fuchs fu Peter Cushing, il quale stette sul set per un intero giorno di girato prima di dover abbandonare a causa della malattia della moglie; in compenso il regista Seth Holt morì di infarto tra la quinta e la sesta settimana di riprese, spirando letteralmente tra le braccia dell'attore Aubrey Morris. La produzione venne portata a termine da Michael Carreras, ovvero il signor Hammer in persona. La realizzazione del film fu insomma soffertissima e sfortunata, come si deve ad una storia che narra di profanazione di tombe e sacrilegi verso antichi idoli egizi. Tra le (poche) note positive c'è senz'altro il ruolo da protagonista affidato alla Leon, di una bellezza e di una sensualità sfolgoranti. C'è del nudo (integrale, di schiena) e ci sono delle scollature vertiginose che esaltano il generoso décolleté dell'attrice inglese, sebbene il suo sguardo di ghiaccio non sia da meno. Certo, il suo personaggio è un po' ondivago, non tanto perché ne interpreta due contemporaneamente, ma perché Margaret parte come una specie di fanciulla ingenua ed angelicata, e in un tempo rapidissimo guadagna consapevolezza, carisma e crudeltà, fino ad al twist finale.

Le scenografie, la recitazione affettata di tutto il cast e le atmosfere si fanno voler bene, anche se qua e là alcuni dialoghi pleonastici e qualche lentezza tradiscono un film realizzato come un patchwork a causa delle sue traversie produttive. Pedante la scelta della versione italiana di cambiare il nome della regina da Tera a Cleo, echeggiando ovviamente Cleopatra. Ma va peggio con il titolo coniato ex novo. "Exorcismus" per sfruttare il recente successo de L'Esorcista di Friedkin, e "La Dea Dell'Amore", sperando evidentemente di acchiappare di rincalzo qualche patito di film sexy ed erotici. Un titolo fuorviante ed inappropriato, tanto più che Tera/Cleo si dimostra tutto fuorché una "dea dell'amore". Nel 1980 dalla stessa fonte letteraria verrà tratto Alla 39° Eclisse (The Awakening) con Charlton Heston, Susannah York e Stephanie Zimbalist.

Trailer ufficiale

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