Emanuelle E Francoise (Le Sorelline)

Emanuelle E Francoise (Le Sorelline)
Emanuelle E Francoise (Le Sorelline)

Emanuelle E Francoise, Le Sorelline (1975) è il primo vero erotico di Joe D'Amato, all'epoca nome emergente del western all'italiana; lo firma assieme a Bruno Mattei, presente anche in sceneggiatura. D'Amato racconta che l'idea del film veniva da una pellicola greca di bassa lega e ancor meno successo (non si è mai capito se un porno o uno slasher). I due riciclano la situazione del povero Cristo rapito e incatenato, al quale vengono fatte subire torture e sevizie, più che altro psicologiche, fino al finale crudo e tragico. Come crudo e tragico è tutto lo svolgimento del film, veramente disperato.

- SPOILER: George Eastman (aka Luigi Montefiori) è uno lurido e opportunista, gioca d'azzardo, perde sempre, è indebitato con mezzo mondo. Spesso e volentieri per ripagarsi i debiti "vende" la fidanzata Francoise (Patrizia Gori), la fa stuprare dai suoi creditori, oppure la sodomizza davanti a loro perché godano dell'edificante spettacolino, oppure ancora le fa girare filmetti porno amatoriali. La umilia e la mortifica in ogni modo, fino addirittura a buttarla fuori di casa. La ragazza, fragilissima e in pieno sconforto, si butta sotto un treno. Ecco che la sorella Emanuelle (Rosemarie Lindt) progetta la vendetta, circuisce Eastman e con l'inganno se lo porta a casa dove, una volta drogato, lo imprigiona in una specie di nascondiglio ricavato in un doppio fondo dell'appartamento. Uno specchio nasconde il loculo, nessuno vede né sente Eastman (la stanza è insonorizzata), ma lui vede attraverso lo specchio, e sente attraverso un collegamento interfono. Emanuelle inizia a portare a casa amanti e lesbiche e provoca Eastman facendolo assistere a ripetuti spettacolini lussuriosi per eccitarlo al massimo, con l'idea poi di liberarlo ma non prima di averlo evirato. La vendetta concepita è sadica, Eastman assisterà per giorni a scene di sesso, e in futuro, privato degli attributi, non potrà nemmeno sfogare la sua libido repressa. Come se non bastasse, Eastman continua ad essere drogato ogni giorno e cade in preda a deliri allucinatori (truculente scene cannibaliche e orgiastiche). Proprio quando Emanuelle decide di evirare Eastman, l'uomo riesce a liberarsi dalle catene, uccidendo la donna a colpi di macete. La Polizia sopraggiunge immediatamente e Eastman si nasconde nel luogo che lo ha visto prigioniero per giorni, in attesa che i poliziotti lascino la casa, inavvertitamente però il fotografo della scientifica fa scattare il meccanismo che imprigiona definitivamente Eastman, destinato a morire nella sua cella. Il film si chiude sul suo urlo atroce.

Non tutto torna in sceneggiatura; ad esempio è incomprensibile come Eastman, debilitato dopo tanta prigionia, alimentato malamente e continuamente drogato, riesca a liberarsi dalle catene; l'unica possibilità sarebbe una forcina raccolta da terra, ma accade diversi giorni prima, quindi non si spiegherebbe perché non sia fuggito prima. Altrettanto inspiegabile come la Polizia accorra in casa dieci secondi dopo l'omicidio, letteralmente. Chi l'ha chiamata? E se anche fosse stata avvertita la colluttazione tra Eastman e la Lindt, come è possibile che la Polizia impieghi un tempo così risibile? Patrizia Gori subisce veramente l'impossibile da Eastman, ma nonostante ciò persevera imperterrita a dichiarargli il suo amore assoluto ed incondizionato. Rosemarie Lindt agisce per vendetta, tuttavia i suoi momenti di ninfomania sembrano decisamente autocompiaciuti e piuttosto partecipati, compresa la svolta lesbo. Il nome del suo personaggio è il primo tentativo di Massaccesi di sfruttare il successo dell'erotismo della Arsan (nel '69 Cesare Canevari aveva già diretto Io Emmanuelle con Erika Blanc e Adolfo Celi), ma non ha nessun vero legame con la serie che poi vedrà protagonista Laura Gemser (un po' come l'apocrifo Emanuelle E Lolita).

La versione per l'estero di Emanuelle E Francoise (perlomeno quella tedesca) è addizionata di dettagli erotici più espliciti, anche se non propriamente hard; a mio parere il film risulta comunque un po' noioso, molto lento nella parte iniziale, sommamente tragico, e neppure troppo interessante da un punto di vista erotico. Eastman è un armadio impressionante, due metri di super fisicaccio; Patrizia Gori, caruccia, è erotica quanto una suorina, va un po' meglio con la Lindt. Non il miglior D'Amato, ma vedibile per la trama particolare, la solita bella fotografia ed il discreto commento sonoro.

Trailer ufficiale

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