Destinazione… Terra!

Destinazione… Terra!
Destinazione… Terra!

Destinazione Terra! (1953) è considerato un classico per vari motivi, soggetto e sceneggiatura sono firmati da Ray Bradbury, è il primo film di fantascienza di Jack Arnold, e pure il primo in assoluto ad essere stato girato in 3D (anche se naturalmente va usata l'accezione dell'epoca di "tridimensionalità"). Anticipa tutta la vulgata degli ultracorpi venuti dallo spazio che si impossessano degli umani, filone che tanta fortuna ha avuto nell'ambito della sci-fi in 35 mm; qui però, contrariamente alla fantascienza del periodo, gli alieni non sono dei conquistatori ma degli sfigati, naufragati sulla Terra loro malgrado e costretti ad assemblare materiale elettrico per riparare l'astronave e ripartire alla volta del cosmo. Perdipiù hanno delle sembianze mostruose (per non dire ridicole), il che li qualifica come dei veri e propri disgraziati, altro che potentissimi marziani venuti a dominare il genere umano.

La pellicola inizia con un meteorite che illumina il cielo dell'Arizona, e che John Putnam (Richard Carlson), astronomo per hobby, e la sua fidanzata Ellen Fields (Barbara Rush), vedono distintamente con un cannocchiale. Raggiunto il luogo dell'impatto (una miniera), Putnam scopre che si tratta di un'astronave aliena. Spaventato, inizia a raccontare in giro l'accaduto ma nessuno sembra credergli. Nel frattempo gli abitanti della zona cadono vittime degli alieni i quali, una volta entrati in contatto con la popolazione terrestre, ne assumono le sembianze per poter girare indisturbati tra la popolazione (sebbene si muovano ed agiscano in modo catatonico e meccanico). Putnam riesce a convincere lo sceriffo a indagare sull'accaduto, mentre anche Ellen viene "clonata" dagli alieni. Lo sceriffo intende agire violentemente contro gli alieni, Putnam invece intavola un drammatico confronto con uno di loro, arrivando a scoprirne il reale aspetto e rimanendone scioccato. Tuttavia la trattativa pacifica di Putnam ha la meglio e gli extraterresti, riparata la nave, lasciano il pianeta senza conseguenze disastrose, promettendo di tornare un giorno in futuro, quando gli umani saranno sufficientemente maturi per un incontro del terzo tipo.

L'approccio oggi potrebbe risultare naive, tuttavia il fascino della pellicola è enorme, a cominciare dal bianco e nero magnetico. Se gli effetti speciali, pur inventivi, lasciano ovviamente a desiderare per lo standard a cui siamo oramai abituati, va detto che gli spunti narrativi e la tensione che il film trasmette sono assai interessanti. Attraverso Putnam si palpa un'angoscia crescente, contagiosa; il personaggio agisce secondo una logica stringente e piuttosto conmprensibile dallo spettatore (cosa che non si verifica sempre sul grande schermo). Inoltre il suo non essere creduto dai compaesani ha un che di kafkiano. Così come la condizione di "debolezza" degli alieni, naufraghi e brutti, li rende meno astrusi e trascendentali del solito. Dove il film crea delle situazioni del tutto anacronistiche è ad esempio quando l'alieno parla a Putnam dandogli del "Voi" (non in senso di "voi terrestri" ma inteso proprio come 2° persona plurale di cortesia), forse un limite del doppiaggio italiano; così come quando viene messo in bocca alle creature che loro non intendono nuocere al genere umano perché sono "buone", una categorizzazione degna di un bambino delle elementari. Gli alieni di Destinazione Terra! (titolo errato poiché la Terra non è una destinazione ma tutt'al più una tappa imprevista ed obbligata causa avaria) sono braccati come animali, i ruoli si ribaltano, stavolta sono gli umani ad essere i cacciatori (lo sceriffo organizza una vera e propria battuta di caccia con i fucili) e gli alieni le prede, anche se, messi alle strette, dimostrano di sapersi difendere egregiamente. In "Science Fiction/Double Feature", il pezzo che si ascolta sui titoli di testa del Rocky Horror Picture Show, viene esplicitamente citato It Came From Outer Space (titolo originale del film), così come estratti dal film compaiono come sample in "92 Degrees" dei Siouxsie And The Banshees.

Trailer ufficiale

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