Crush

Crush
Crush

Film direct-to-video negli Stati Uniti che da noi approda in homevideo. Personalmente ho scovato il bluray ad un prezzaccio, l'operazione di per sé mi incuriosiva e allora gli ho dato una chance. Alla fine della fiera non ho visto un capolavoro (nemmeno mi aspettavo di vederlo) ma un filmetto serale da divano piuttosto godibile, pur con tutti i suoi limiti, le sue semplificazioni e le sue ovvietà. Siamo nel campo del thriller e segnatamente a sfondo adolescenziale. Apprezzabile il fatto che il film sia perlopiù interpretato da attori giovani, anche se già tante facce derivano da serie televisive abbastanza in voga (purtroppo non se ne esce). Non si spinge troppo con violenza ed effettacci, non è un horror per capirci, gore manco a parlarne, è puramente un thriller, anche se gioca con le paure del buio, dell'armadio e dello stalker seriale (omicidi compresi).

Scott (Lucas Till) è un bel ragazzotto americano, biondo, occhi di ghiaccio, fisico sportivo, frequenta il college, è un promettente calciatore e fa stragi di cuori femminili. Un infortunio al ginocchio lo costringe ad una pressante riabilitazione, nel frattempo iniziano ad accadere cose sgradevoli a chiunque lo circondi e nutra un qualche interesse nei suoi confronti. In primis ragazze innamorate ed aspiranti fidanzate a vario titolo, ma anche il suo alter ego nella squadra di calcio, che potrebbe approfittare della sua precaria condizione fisica per soffiargli il posto. Parallelamente emerge la figura di Bess (Crystal Reed), una sua compagna di liceo, il cui comportamento morboso e vagamente inquietante tradisce una evidente cotta per Scott, tanto che il ragazzo si convince seriamente che l'origine delle tante stranezze possa essere lei. Ci rimette addirittura le penne l'insegnante di letteratura di Scott (Camille Guaty), la quale dopo un avance nei confronti del ragazzo viene trovata morta mentre fa jogging, e anche la migliore amica di Scott (Sarah Bolger) subisce un tentativo di soffocamento da parte di qualcuno che non riesce ad individuare.

- SPOILER: la soluzione più semplice è che si tratti di Bess, ma proprio per questo è da eliminare (come la sua acconciatura perfetta, del tutto incongruente con il suo comportarsi come una stropicciata Mercoledì Addams). Allora potrebbe trattarsi di Jeffrey (Reid Ewing), altrettanto disturbato e infatti innamorato di Bess, ma anche in questo caso alcuni indizi sono talmente plateali che puzzano di trappola. E infatti.... la stalker omicida è Andie (Caitriona Balfe), commessa con Bess in un negozio di dischi e fumetti. Questo è il twist del film che fino a lì, tutto sommato, scorreva liscio e divertente. Il punto è che la scelta di Andie fa storcere la bocca per più motivi Primo, il movente è del tutto pretestuoso, ovviamente anche lei sarebbe attratta da Scott ma è una ragione di sceneggiatura totalmente artefatta e calato dall'alto poiché tra i due personaggi non c'è alcun tipo di interazione, oltre ad una notevole differenza di età. E, venendo all'età, Andie è praticamente l'unico personaggio non adolescenziale, se si escludono le figure di "autorità", come il padre o l'insegnante. Ed infatti anche per questo il flirt con la Guaty è altrettanto ridicolo; Till potrebbe esserne quasi il figlio (12 anni di differenza e si vedono tutti), la Guaty ha il fisico scolpito di una fotomodella e l'ammiccamento nei confronti del ragazzo è una roba da Porky's più che da thriller con qualche velleità. L'impressione è che si sia voluto appositamente scegliere il personaggio meno coinvolto e sospettabile per mettere nel sacco lo spettatore detective, ma è talmente tirata per i capelli che non è granché credibile. Inoltre, sempre in tema di spoiler, la cosa in assoluto più imbarazzante è che la locandina del film (perlomeno quella italiana) mostra chiaramente chi è l'assassina, con tanto di coltellaccio insanguinato in mano, roba da non credere!

Ripeto, non siamo di fronte ad un film spartiacque o ad una vetta del genere thriller, ma catalogato nel suo recinto di pertinenza, ovvero un teen movie che si appoggia ai cliché del genere, non inventa nulla ma mira ad intrattenere, Crush è assolutamente vedibile e gradevole. I ragazzi recitano discretamente, non ci sono cani (o cagne), regia, ritmo, fotografia, magari saranno anche scolastici ma non ci sono neppure sbavature o acerbità vistose. C'è un minimo di introspezione dei personaggi, non tutti, ma alcuni - perlomeno i più importanti - si. Per 3/4 di film il biglietto vale il prezzo, il finale guasta abbastanza. Non solo, al momento in cui il colpevole viene scoperto, segue anche lo spiegone per dummies, in termini didascalici. Rivediamo tutte le scene pregresse ma stavolta con la faccia di chi ha commesso ogni cosa, come se lo spettatore da solo non fosse in grado di associare le due cose, l'oretta di film già visto con le sembianze di chi ci è appena stato detto essere il mostro. Anche inizio e finale, intesi proprio come prima e ultima scena, mirano a l'effetto "wow", riuscendoci solo parzialmente. E' stato fatto notare quanto la sceneggiatura di Crush non si discosti poi troppo da quella di The Roommate - Il Terrore Ti Dorme Accanto (2011), altro teen movie con gli stessi identici ingredienti. Ed infatti lo sceneggiatore è lo stesso, Sonny Mallhi.

Trailer ufficiale

Galleria Fotografica