Come Pecore In Mezzo Ai Lupi

Come Pecore In Mezzo Ai Lupi
Come Pecore In Mezzo Ai Lupi

La trama di Come Pecore In Mezzo Ai Lupi descritta su Wikipedia dice: "una poliziotta si infiltra in una banda di criminali serbi". Naturalmente c'è qualcosa di più attorno a questa lapidaria illustrazione di ciò che accade nei 100 minuti del film dell'esordiente Lyda Patitucci, esordiente con un lungometraggio, poiché in realtà ha già alle spalle una carriera nutrita come aiuto regia, oltre ad aver diretto la serie tv Netflix del 2020 Curon. Vera (Isabella Ragonese), nome fittizio mutuato dalla madre slava, è una poliziotta sotto copertura che fornisce ad una banda di serbi il materiale che occorre per i loro colpi criminali, auto, armi, telefoni. Sta per accadere qualcosa di grosso, la banda intende rapinare un portavalori. Stavolta si avvarranno dell'appoggio di due italiani, uno di loro è il fratello di Vera, Bruno (Andrea Arcangeli). Vera dovrà dunque tenere assieme la complessa situazione di non far saltare la propria copertura e non far ammazzare il fratello, che da subito sembra l'anello debole della combriccola.

Patitucci gira con una mano gelida e chirurgica dando immediatamente la patina del noir ai suoi fotogrammi. Una regia solidissima e attenta, priva della minima sbavatura. Qualche sbavatura semmai è presente in sceneggiatura (di Filippo Gravino) a mio modesto parere. L'inizio con una povera Crista fatta volare dal tetto di un palazzo direttamente su un'auto parcheggiata davanti alla Ragonese, appostata in attesa dei serbi, ricorda assai da vicino Collateral. Non ho particolarmente apprezzato le divagazioni sulla vita privata di Vera, la visita a casa dell'ex fidanzato e poi la parentesi al bar. Mi è chiaro che sono funzionali a dare un quadro della situazione personale destabilizzata ed arruffata del personaggio, ma sono alquanto teatrali, si poteva forse trovare qualcosa di meno eclatante e pacchiano. Vera è andata presto via di casa e del resto risulta difficile fargliene una colpa, a giudicare dal padre (Tommaso Ragno), una specie di santone invasato con la religione sempre in bocca, il dito accusatorio puntato contro l'umanità e la mania di battezzare le persone in una enorme vasca d'acqua. Suo fratello Bruno è uno spostato senza arte né parte, con una ex moglie ubriacona ed una figlia sballottata come una valigia e con gli occhi già pesti e spenti. Non c'è luce nella vita di Vera, che si sente viva e realizzata solo quando non pensa e lavora. Il coinvolgimento del fratello nel colpo con i serbi è un intoppo che mette a dura prova l'azione ed il pensiero della poliziotta.

Alcune svolte di trama sono prevedibili - SPOILER: che Bruno finirà male è ovvio, che questo sarà la scintilla per Vera per non mollare ed andare fino in fondo è altrettanto ovvio. Infine che si farà carico della bimba è il (parziale) lieto fine che ogni spettatore si può aspettare. Ciò nonostante, Come Pecore In Mezzo Ai Lupi è davvero un ottime crime italiano, girato con evidente mestiere, con una bella fotografia (spesso notturna) ed un cast che calza a pennello alla storia. La Ragonese è una magnetica anima persa, cupa, dark, disillusa e nichilista, i suoi sguardi, i suoi silenzi, la sua postura valgono molto di più delle (poche) parole che pronuncia. Tutti i personaggi che la contornano sono credibili, segno che Gravino e Patitucci hanno fatto bene il proprio lavoro. Nei dettagli c'è qualità, come ad esempio il cane della vicina che finisce col diventare metafora e preludio del rapporto di Vera con il fratello e/o la nipote. Vera da tempo non si è più presa cura di nessuno, nemmeno di se stessa, ma quel cane sembra rappresentare uno spartiacque. Come Pecore In Mezzo Ai Lupi è una pellicola estremamente potente e dai fortissimi accenti drammatici eppure spesso è nei particolari che riserva grandi spunti, piuttosto che nella storia raccontata, simile a molte altre perlomeno nella sua struttura portante. Semmai l'accento è sul come la Patitucci indaga e restituisce i personaggi allo spettatore, attraverso una chiave personale, quadrata ed elegante al tempo stesso, ricca di sfumature.

Trailer ufficiale

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