
Classe 1984 è un film di Mark L. Lester, quel Mark Lester, il regista di Commando e Resa Dei Conti A Little Tokyo, quello dei b-action con Dolph Lundgren e Lou Diamond Philips. Nel 1982 mette in piedi questa pellicola un po' pomposamente definita "un crudo ritratto del punk dopo Arancia Meccanica" ...eh, nientemeno? Come pubblicare un libro annunciandolo come "il viaggio più eccitante all'Inferno dopo la Divina Commedia", vagamente pretenzioso no? Proprio tanta sbruffoneria velleitaria mi aveva già mal disposto alla visione, mi aspettavo una porcata da seconda serata di Italia 1, fatta coi piedi, recitata da bimbiminkia degli anni '80, sparatissima e zeppa di cliché e luoghi comuni su punk e metallari (spesso nei film non hanno la minima idea della differenza). E invece il signor Lester la sapeva lunga....
Arancia Meccanica ha un ruolo a prescindere, come lo ha in tutti i film post 1971 che trattano di violenza metropolitana e gang giovanili, nulla di più e nulla di meno, senonché la ferocia e la crudeltà dei "drughi " di Stegman è piuttosto intensa e disturbante, e quindi imparentata in qualche maniera con quella di Alex e la sua banda. I Guerrieri Della Notte, Il Giustiziere Della Notte, La Scuola Della Violenza sono forse riferimenti più prossimi alla pellicola di Lester, che inscena una terribile high school urbana preda di una gang di nazi punk senza pietà, dedita ad attività criminali come sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, vandalismo e violenza a tutti i livelli. Pure il punk è poco più che un pretesto; all'epoca la musica ribelle era il punk e giocoforza Lester associa i ragazzi al punk. Il preside della scuola finge di mantenere una bonaria autorità ma in realtà evita accuratamente di intervenire, i docenti e gli studenti sono terrorizzati e girano armati per i corridoi; il nuovo insegnante di musica, Andrew Norris (nomen omen....Norris!) si ritrova in questo macello e decide di intervenire, dopo che uno studente drogato ci rimette la vita. Da quel momento in poi è un'escalation di violenza e vendette incrociate, a tal punto che durante il saggio musicale della scuola, la banda di Stegman sequestra e stupra la moglie incinta di Norris, per infliggergli l'ennesima punizione e ridurlo alla sottomissione. E' la goccia che fa traboccare il vaso; in notturna, nei corridoi bui della scuola, Norris braccherà ed ucciderà uno per uno i componenti della banda di Stegman, trasformandosi da preda a cacciatore, in un epilogo brutale, disperato e privo di redenzione. Il che è una delle migliori cose del film, poiché quando abbiamo a che fare con insegnanti coscienziosi e studenti molesti il cinema ci ha insegnato che insistendo insistendo, proponendo valori, legalità, paternalismo, porgendo l'altra guancia, alla fine il birbo si redime e viene fuori magari pure che era un piccolo Mozart o Hemingway incompreso. Nella realtà della suburbia americana di metà anni '80 invece di fiducia e aspettative positiviste non ce n'erano, la feccia pareva irrecuperabile e sopravvivevano solo gli svegli, i più fortunati o quelli che semplicemente scappavano più lontano (e più veloce).
Norris è un anonimo insegnante di musica, senza esperienze e ben disposto verso il mondo, brutalizzato al suo ingresso in questo mondo perverso; esasperato dalla violenza subita, decide di non accettarla, costi quel che costi. Compie tutti gli step che la buona e giusta consuetudine prevede, si rivolge dapprima al suo preside, poi alla Polizia, ma ogni volta riceve un nulla di fatto e la violenza di Stegman prosegue. Ci rimettono la vita in diversi, studenti, professori, le umiliazioni sono quotidiane; Norris viene pure incastrato ed accusato ingiustamente di aggressione (ennesimo stratagemma di Stegman). Un labirinto senza via d'uscita, o meglio, con una sola possibilità di salvezza (sgradita ai salottini buoni con la psicanalisi ciuffata di cachemire): combattere la violenza con la violenza, fino allo sradicamento totale e definitivo del Male. Lester ha il merito di non abbozzare di non alludere, ma semmai di rappresentare a pieno titolo, fino alle estreme conseguenze. E' la frustrazione del cittadino medio, abbandonato dalle istituzioni e sommerso dalla violenza della società. La filosofia sta a zero, la spranga è la legge. Esistono due sequel di ambientazione sci-fi, Classe 1990 e Classe 1999, il primo sempre diretto da Lester, il secondo uscito direttamente per il mercato dell'home video. Classe 1984 conta anche una gustosa parodia della Troma, Class Of Nuke'em High, nel quale il celebre motto di Stegman, "noi siamo il futuro" (nel film la canzone principale "I am the future" è cantata da Alice Cooper), diventa "we are the youth of today" (come la celebre punk/hardcore band) e la gang si chiama "Cretins". Tra i giovani studenti anche un barattolino 20enne (che dimostra 15 anni), è Michael J. Fox.