Due i motivi che mi hanno spinto ad avvicinarmi a questo film del 2006, Tim Allen e Chevy Chase, più un terzo di rincalzo, Courtney Cox, che certo non guastava, ma che ahimé si è rivelata piuttosto deludente. Per la verità, l'intero film si è rivelato deludente, e solo la sua dichiarata intenzione di rimanere un lavoro senza pretese ha impedito che addirittura mi annoisassi durante gli 85 minuti di durata. Peccato perché le premesse c'erano, non solo un bel cast di attori principali, ma anche una storia che si sarebbe potuta prestare a ben altri sviluppi, sfumature, sottotrame e spunti tanto comici quanto avventurosi e spettacolari. Invece, nonostante l'apparecchiatura sia da gran blockbuster, quello che ne esce fuori è un miserissimo prodotto per famiglie con nessuna sostanza, e probabilmente pure nessuna voglia di portare avanti questa pellicola. Sembra una di quelle robe commissionata dallo Studio hollywoodiano di turno, col regista "affittato", una sceneggiatura scritta 5 minuti prima, e attori al risparmio. Già perché, nonostante si parli di nomi a me molto cari, non si può certo dire che di questi tempi un Chevy Chase o un Tim Allen siano esattamente l'ultimo grido in quanto a "celebrity glamour". Tim Allen ha anche ricevuto la nomination per peggior attore ai Razzie Awards del 2006, e stavolta si fa fatica a dissentire. Dispiace vederlo ridotto così, idem per Chevy Chase, però oggettivamente...
La pellicola è tratta dal racconto "Zoom's Academy for the Super Gifted" di Jason Lethcoe, narrativa per ragazzi, ed ha un taglio nettamente fumettistico, tant'è l'uscita nelle sale ebbe dei problemi poiché anticipava di due settimane quella del film sugli X-Men, e la Marvel non gradì molto. Il prologo del film è proprio un antefatto illustrato con delle tavole di un fumetto; lo spettatore viene a conoscenza del progetto Zenith, ovvero un'elite di supereroi, nati con dei superpoteri e potenziati ulteriormente dalla scienza con l'uso di raggi gamma. Questa raffinazione portò ad un effetto collaterale, uno dei due leader del gruppo (Concussion....che razza di nome) passò al lato oscuro e avviò una guerra contro i suoi ex compagni. Sconfitto una prima volta, ora starebbe per tornare sulla Terra attraverso il consueto varco dimensionale. Il team di scienziati-militari deve quindi rimettere in piedi il progetto Zenith con l'unico superstite dell'armageddon, Captain Zoom (Tim Allen). Vengono arruolati nuovi giovani supereroi, alla cui guida viene messo Zoom, nel frattempo però trasformatosi in un individuo depresso, imbolsito e cinico. - SPOILER: Ovviamente, come nel più trito film Disney, Zoom ritrova gli stimoli giusti, il team si cementa e affronta Concussion sconfiggendolo, e addirittura riportandolo dalla parte dei buoni.
Dirige Peter Hewitt, regista di Garfield; dirige con una svogliatezza imbarazzante. D'accordo, nessuno pretendeva Solaris o 2001: Odissea Nello Spazio, ma Captain Zoom è irritante per la sua pochezza e la sua rinuncia manifesta a mettere in scena qualcosa di buono. E' tutto abbozzato, tirato via, appena accennato; ogni singolo persaonaggio avrebbe offerto appigli per costruirci una storia intorno, e così il plot principale che certamente avrebbe meritato più polpa, più sostanza, più sviluppo. Banale, prevedibile, scontato, piatto, il film arriva in fondo col pilota automatico. Allen è proprio come il suo personaggio, scoglionato e riluttante, Chevy Chase (sarebbe il Doc della situazione) oltre ad essere mostruosamente ingrassato, ha la verve comica di Massimo Giletti, e poi c'è la Cox, che parte come elemento sexy del film....due secondi, giusto due secondi due, perché poi si trasforma in una dottorerssa imbranata, goffa e soprattutto stupida all'inverosimile. I teenager supereroi contano il giusto, ci sono perchè ci devono essere, ma al di là della fiera dei super poteri, sono figurine sullo sfondo. Il villain poi è in lizza per il villain più ridicolo, fantozziano e inutile della storia del cinema dei super eroi. Captain Zoom arraffa un po' qua un po' là, dai vari personaggi Marvel, ma non impensierisce nemmeno per un attimo i piani alti della casa editrice di New York, perché davvero meno di così non sarebbe stato possibile. Il lancio pubblicitario del film recita: "più divertente de Gli Incredibili, più sorprendente de I Fantastici 4, un'avventura che vi catturerà con poteri fantastici" ...ci sarebbero gli estremi della denuncia per truffa e millantato credito.