Boutique

Boutique
Boutique

Autore tanto di soft quanto di hard, Lorenzo Onorati (spesso sotto lo pseudonimo di Lawrence Webber) nel 1989 dirige Boutique, pellicola erotica con una manciata di sgnacchere, tra le quali Alma Lo Moro (ex ragazza cin cin di Colpo Grosso), Gianna Maria Garbelli e Debora Vernetti (altra cin cin). La trama, come si può intuire, è poco più che un pretesto per far spogliare le signore e ritrarle in atteggiamenti inequivocabili. In un paese di provincia, che viene anche citato ma che non ricordo più, la meglio gioventù pare ruotare attorno ad una elegante boutique. Il negozio è in realtà una casa d'appuntamenti dove tante ragazze vanno a sollazzare altrettanti clienti uomini. Tra queste c'è Sandra (Alma Lo Moro), figlia del gioielliere Carlo Baldini, che a sua volta, pur sposato con la bella moglie July (Gianna Maria Garbelli), se la fa con la commessa del negozio, una mora ricciolona sempre disponibile. C'è poi il ragazzo della Lo Moro che pure frequenta la boutique (lamentandosi per altro che la sua morosa non si concede). Oltre a tutto ciò, non poteva mancare la cameriera di casa Baldini, alla quale basta chiedere - senza neanche insistere troppo - per avere prestazioni straordinarie. Insospettita dalla estrema dedizione della figlia alla boutique (e pure del futuro genero), la Garbelli si reca al negozio per un confronto aperto con la titolare; scoperta la tresca, la Garbelli viene pure a sapere che proprio quella sera i due frequenteranno la boutique, l'uno all'insaputa dell'altra, col rischio di scoprirsi vicendevolmente. Ecco che la Garbelli decide di "sacrificarsi", sostituendosi alla figlia (alla boutique gli incontri avvengono con dei mascheramenti) e giacendo col focoso genero, che mostra di apprezzare enormemente. Naturalmente la signora, dipinta integerrima e lontana dalla lussuria a buon mercato che invece caratterizza tutti gli altri personaggi, ci prende subito gusto e torna alla boutique per svolgere le stesse mansioni abituali della figlia. Lo scandalo però è evitato, la Lo Moro ed il fidanzato possono finalmente convolare a nozze senza che la dignità di famiglia venga macchiata.

Boutique è un film che farebbe la gioia del nostro attuale Presidente della Camera, altro che sessimo vs parità di genere, qui Onorati ritrae tutte, dicansi tutte le donne presenti sullo schermo come delle mignotte sfrenate. L'unica che non sorprendiamo a copulare è la maitresse della boutique, ma non certo perché non abbia la giusta inclinazione, anzi, quanto piuttosto perché è troppo affaccendata nei propri affari. La commessa del negozio di gioielleria va col titolare (dal quale si fa trattare come una pezza da piedi), e va pure col pellettaio del negozio a fianco, in cambio di qualche capo d'abbigliamento; il giorno del matrimonio della Lo Moro poi colleziona pacche sul sedere mentre si raccomanda: "ragazzi, uno alla volta". La cameriera frigge dall'invidia per la Lo Moro che è molto richiesta, quindi anch'ella cerca di concedersi il più possibile per riscattare il proprio ego. La Lo Moro e la Garbelli si sollazzano addirittura con illustri sconosciuti alla boutique. Insomma, il campionario di donne emancipate qui non manca. Le scene erotiche sono un po' ripetitive e meccaniche, anche se il primo amplesso della Lo Moro è diverso dagli altri poiché parte vestita addirittura da fata turchina. Poi c'è la vasca a forma di conchiglia dove si può fare il "bagno" pure in tre (una delle scene migliori). Sul finale Onorati gioca di riciclo riproponendo le stesse scene già viste solo montate diversamente. Sarà esistita una versione hardizzata del film? Non ne ho idea, certo che trasformarlo da soft a hard sarebbe un attimo proprio. Erotico parecchio "di raccatto", all'insegna del minimo sindacale e di una certa sciatteria della messa in scena. Gli attori, o meglio le attrici, non fanno gridare al miracolo. Discreta la Lo Moro, per il resto non si ammira neanche tutta questa bellezza (a parte il seno titanico della Vernetti, credo). Trascurabile, o vedibile se proprio siete in serata ad encefalogramma piatto e vi basta una descrizione abbastanza dozzinale dei centimetri di epidermide. Meravigliosa la frase di lancio: "Quando le vostre donne vanno spesso in boutique cominciate a preoccuparvi...forse dietro gli specchi ci sono i letti."

Galleria Fotografica