Bollenti Spiriti

Bollenti Spiriti
Bollenti Spiriti

Le cronache ci dicono che Johnny Dorelli e Gloria Guida iniziano la loro relazione sentimentale nel 1979, in quello stesso anno lavorano assieme a teatro nella commedia musicale Accendiamo La Lampada. Nell'81 arriva il loro primo film Bollenti Spiriti, a cui seguirà nell'82 Sesso E Volentieri, ultimo lavoro per il cinema della Guida (mentre Dorelli proseguirà con una manciata di titoli ancora fino all'84). Curiosamente la Guida dopo Bollenti Spiriti gira La Casa Stregata, un film per molti versi assimilabili a Bollenti Spiriti, sebbene in coppia stavolta con Renato Pozzetto. Entrambe queste pellicole a loro volta possono essere accostate a Luna Di Miele Stregata di e con Gene Wilder del 1986 e High Spirits - Fantasmi Da Legare di Neil Jordan del del 1988, e chissà che proprio Dorelli e Pozzetto non abbiano in qualche misura ispirato Wilder e Jordan nel concepimento delle loro storie costruite attorno ai medesimi elementi principali, una coppia, un castello, i fantasmi e un po' di personaggi strampalati di contorno. La cosa curiosa di Bollenti Spiriti è che perlopiù viene considerato come una divertente commedia dell'epoca, avulsa da volgarità; Mereghetti, solitamente col coltello tra i denti nei confronti del nostro cinema di genere e segnatamente quello annoverabile come "sexy", tratta blandamente il film, sostanzialmente ritenendolo passabile, senza il minimo accanimento riservato a qualsiasi nostro titolo di quel periodo con la minima nudità tra i fotogrammi. Il cast poi, se si fa eccezione per l'elegante Dorelli, mette assieme la quint'essenza della commedia sexy italica, dalla Guida a Lory Del Santo, da Adriana Russo a Francesca Romana Coluzzi. A volte però le cose vanno anche così. Dopo tanto erotismo la Guida all'inizio degli '80 prova a darsi un tono partecipando a pellicole comiche ma più morigerate e certamente la presenza di Dorelli nobilita l'intento.

A ben guardare però Bollenti Spiriti è tale sulla sulla carta, poiché di fatto non è poi lontanissimo dal cinema scollacciato del decennio precedente. Basta far riferimento alle attrici del film. Gloria Guida si spoglia (rimanendo in mutandine, anche se di schiena) e offre scene ammiccanti, come quella del benzinaio che mentre gonfia le gomme della sua auto le fa svolazzare la gonna con la pompa dell'aria; Lory Del Santo si spoglia (pure lei rimanendo in mutandine ma offrendo un nudo frontale con seni insistentemente ostentati); Lia Tanzi si spoglia (pur mantenendo la biancheria intima); Adriana Russo non si spoglia ma è vittima degli assalti sessuali del fantasma Guiscardo Degli Uberti (Johnny Dorelli), quindi ha i suoi momenti caldi, tipo terga scoperte dal di dietro, autoreggenti in bella mostra, eccetera. Rimane fuori dal computo giusto la Coluzzi, che qui fa la benzinaia ed ha un piccolo ruolo esclusivamente comico. A conti fatti, ogni personaggio femminile del film che abbia almeno qualche battuta nel film finisce in mutande (o peggio) e per altro il "leit motiv" dell'intera vicenda consiste nella necessità del fantasma Guiscardo di potersi accoppiare con una donna dopo centinaia di anni per spezzare la maledizione che suo padre gli gettò addosso quando seppe che in vita Guiscardo era morto senza aver mai consumato un atto sessuale. Possibile che Mereghetti e compagni non abbiano colto?

Di per sé il film non è poi neanche questo granché. Lo vidi da ragazzino in qualche passaggio televisivo (se non addirittura al cinema con i miei genitori) e ricordavo una generica sensazione di divertimento ed appagamento. Rivisto oggi sorprende in realtà per la sua vuotezza, soprattutto di sceneggiatura. Bollenti Spiriti vive grazie alle guasconerie dei singoli attori, il solidissimo Dorelli, l'istrionico e allucinato Haber, l'apporto di una sicura spalla comica come Roberto Della Casa, e poi le suddette copiose nudità delle attrici. D'accordo che il sorriso smagliante della Guida basta ed avanza per illuminare uno schermo, ma qui Giorgio Capitani se ne approfitta, costruendo poco altro di contorno, nonostante la sceneggiatura porti la firma di Franco Marotta e Laura Toscano, evidentemente fuori forma. Il giochino della botola che fa sparire i personaggi è ripetuto stancamente, le gag sono da luna park e Dorelli che interpreta il fantasma lo fa con aria talmente bonacciona ed edulcorata da essere troppo debole anche per un film della Disney. Bollenti Spiriti (non certo bollenti per la calura estiva....) non morde e non graffia, è troppo tiepido, evanescente, verrebbe da dire financo svogliato. Ci sono le musiche di Pietro Umiliani ma da sole non bastano. Tuttavia fu il 42º incasso della stagione cinematografica italiana '81-'82. Il castello dove tutto avviene è il solito castello di Balsorano, tappa obbligata per ogni cinefilo nostrano. Per la cronaca, Dorelli e la Guida non si sono poi sposati fino al 1991.

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