Birthday Girl

Birthday Girl
Birthday Girl

Pellicola del 2001 di Jez Butterworth, autore prevalentemente teatrale (di stampo "pinteriano"), fratello di un produttore (Steve) e di due scrittori/sceneggiatori (Tom e Henry). Due soli film diretti per il grande schermo, Mojo (riadattamento di una sua opera teatrale) e questo Birthday Girl, tutto scritto diretto e prodotto in famiglia. Interessante il cast, con una Nicole Kidman che ancora poteva permettersi un buon 50% di espressioni facciali in più (irrimediabilmente perse dopo le damigiane di botulino iniettatesi sotto cute), Ben Chaplin (all'anagrafe Benedict John Greenwood, Chaplin era il cognome da nubile della madre, ma dovendo lavorare nel cinema....), Vincent Cassel e Mathieu Kassovitz, splendidamente calati nei panni di due fetentissimi russi.

la storia, deliziosa, vede l'impiegatino di banca Chaplin, grigio, precisino e imbranato, cercare disperatamente una dolce metà con cui condividere la sua solitudine. Come estrema ratio "ordina" una compagna in Russia, e all'aeroporto si trova nientemeno che Nicole Kidman, che non parla un'acca di inglese ma sa farsi voler bene a colpi di effusioni amorose. Superata la diffidenza iniziale verso la donna tanto misteriosa quanto silenziosa, Chaplin crede di essersi sistemato, senonché il giorno del compleanno della sua bella Nadia (Kidman), si presentano a casa due inaspettati amici russi della donna. Da subito Chaplin intuisce che qualcosa non quadra ma fa buon viso a cattivo gioco, finché, data l'estrema maleducazione dei due, decide di congedarli. La reazione di Cassel è molto violenta, Nadia viene presa in ostaggio e Chaplin è costretto a rubare dei soldi in banca per salvare la donna. - SPOILER: purtroppo per lui, scoprirà che i tre sono sempre stati d'accordo, e che quello è un piano ben rodato col quale sono soliti fregare degli allocchi in cerca di moglie russa in giro per il mondo. Tra Cassel e la Kidman c'è del tenero, ma i recenti sviluppi hanno creato delle incomprensioni. I due parlano molto a lungo in russo (senza sottotitoli per lo spettatore); probabilmente la Kidman vorrebbe essere più tenera con Chaplin, che si è dimostrato un "buono", e probabilmente Cassel comprende anche che tra i due c'è stato del sesso. Risultato: Chaplin e la Kidman vengono abbandonati in una stanza d'albergo, mentre Cassel e Kassovitz fuggono col mallppo. Tra mille difficoltà e diffidenze reciproche, Chaplin e la Kidman si alleano per recuperare il denaro e mettersi in salvo, col finale, molto consolatorio, che vede i due innamorati e pronti a salpare per una nuova vita in Russia (la Kidman è pure incinta).

La mano di Butterworth vira sul grottesco, il film mischia momenti drammatici, romantici e quasi comici; Chaplin è uno stralunato omino con gli occhioni sempre spalancati, la faccia da nerd e qualche eco alla Tobey Maguire; la Kidman qui è deliziosa, anni luce lontana dal divismo che poi l'ha sempre più permeata, Cassel è un mio pallino, guascone e fetidissimo, riesce sempre magnificamente in questi ruoli un po' estremi. Sicuramente il francese più russo che si sia mai visto. Idem per Kassovitz, adorabile quanto il "fratello" Cassel. Molto carina anche l'ambientazione proletaria inglese, la suburbia campagnola, placida e anonima al contempo, così come i piccoli ruoli di contorno che circondano i protagonisti della storia, come ad esempio i colleghi di lavoro di Chaplin, perfetti per dare un quadro d'insieme della vita un po' assurda del protagonista. Forse se tutta l'operazione avesse osato qualcosa di più in termini di cattiveria e politicamente scorretto ne avrebbe potuto guadagnare ulteriormente; a tratti i comportamenti (soprattutto di Chaplin e della Kidman) sono poco verosimili, ma del resto siamo davanti ad una sorta di favola dove la credibilità di ogni fotogramma non è necessariamente una condizione obbligatoria.

Trailer ufficiale

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