Ai Golden Raspberry Awards di Los Angeles, la cerimonia che ogni hanno anticipa gli Oscar e celebra il peggio del cinema, Basic Instinct 2 ha primeggiato con ben 4 statuette, ovvero "razzie" (peggior film, peggior sequel, peggior attrice, peggior sceneggiatura). Per la cronaca, i membri della Golden Raspberry Foundation sono 757 ed il premio che viene assegnato (ma che difficilmente trova artisti disposti a ritirarlo) è un lampone di plastica dorata di un costo effettivo di 4,97 dollari.
Povera la mia Sharona! Nei primi giorni di programmazione mi sono catapultato al cinema per vedere Basic Instinct 2 e devo ammettere che è sembrato una gran ciofeca anche a me. Devo anche aggiunere però che pure il tanto celebrato primo capitolo basico mi ha sempre lasciato piuttosto freddino. Quello a suo tempo ha trovato il suo posto nella cinematografia hollywoodiana più per quello che ha promesso e significato nell'immaginario collettivo che per quello che in effetti vale. Un thriller modesto, molto ruffiano, glamour e patinato, ma tutto sommato ordinario e non privo di debolezze. Chi è intelligente direbbe che "il significante ha trasceso il significato", un po' come accade per le t-shirt di Che Guevara. Nel 1992 almeno avevamo Michael Douglas accanto alla Stone, nel sequel accade come nei Mission Impossible successivi al primo, il film diventa un plateale one man show (nel caso specifico one woman show) dove tutto è costruito, ruota attorno, celebra, evidenzia ed esalta Sharon Stone. Ci manca solo una gigantesca freccia fosforescente disegnata sulla pellicola per tutta la durata della storia, per far capire che lei è S-H-A-R-O-N-S-T-O-N-E-Q-U-E-L-L-A-C-H-E-N-O-N-P-O-R-T-A-V-A-L-E-M-U-T-A-N-D-E!!
Invero il film è girato benissimo, rari momenti di tensione e suspance li ha, e di certo non lo definirei la peggior cosa mai vista. Ma è indubbiamente vuoto, noioso e pretestuoso, e soprattutto mai erotico, che per quello che i nostri si proponevano.... Recitato male, a partire da Sharon /Catherine Tramell, che diventa un personaggio costantemente sopra le righe, troppo sforzato e caricaturale nello sfibrante tentativo di sprizzare fatalità e sensualià ad ogni morboso fotogramma. Io sono un sincero ed ammirato estimatore della attrice americana classe 1958, se si avesse la pazienza di esaminare con cura la sua filmografia, si noterebbe quante pellicole di qualità ha già alle spalle (accanto ad altre davvero mediocri). Per molta parte della sua carriera la Stone ha visto assegnarsi personaggi monocolore da sex symbol, perché una bionda belloccia giusto quello deve saper fare. Invece la signora di talento ne ha eccome, da vendere. E quando finalmente sono arrivate parti diverse è stata in grado di dimostrarlo a tutti i detrattori. Me la sono gustata in diverse pellicole di genere più o meno cult (vedi Nico, Allan Quatermain e le Miniere di Re Salomone, Action Jackson, Scuola di Polizia 4, Atto di Forza, Last Action Hero, Lo Specialista) ma credo che solo un prevenuto potrebbe giudicare non stupefacento e di altissimo livello le sue interpretazioni in Casinò, Pronti a Morire, Gloria, Basta Guardare il Cielo. Ok, magari ci sono anche mezze schifezze come Sliver o Oscure Presenze A Cold Creek, ma ci sono anche film divertenti come La Dea Del Successo, Sfera e Diabolique.
Se sei bella ti aspetta uno sfavillante costumino da coniglietta di Playboy. Se vai per i 40 Hollywood ti cancella dalla lista (ridatemi Sigourney Weaver, cribbio!). Non puoi competere con arrembanti ventenni siliconate e hai due strade davanti a te: 1) inizi a decuplicare il conto in banca di un chirurgo estetico come ha fatto Demi Moore ed in parte la stessa Sharon Stone; 2) rassegnarti all'anonimato. Sharon Stone è una delle poche fortunate che ha avuto l'occasione di poter dimostrare quanto valesse anche al di là del potenziale erotico. Non mi interessa granché del gossip, dei suoi mariti, dei suoi amanti, di cosa si è rifatta, di quanti soldi guadagna a film, di quanto è diva capricciosa, di quanto ghiaccio vuole nel Bacardi. Sa recitare ed è indubitabilmente una bellissima donna.