I primi due episodi della alla saga zombesca tratta dal gioco Capcom Resident Evil son sicuro di averli visti e mi sono pure discretamente piaciuti, del terzo non ho il minimo ricordo - me lo sono perso o l'ho proprio cancellato dai ricordi degni di essere mantenuti nella ram cerebrale? - questo Afterlife si è rivelato abbastanza presto una discreta vaccata. Già l'inizio, sboronissimo, con decine ...[Continua]
Una Vita Tranquilla sfoggia un Toni Servillo doc che, da quando vidi Le Conseguenze dell'Amore ho imparato ad apprezzare assai; dunque quando capita recupero volentieri un film che lo vede interprete. Una Vita Tranquilla ricorda non poco Le Conseguenze dell'Amore, vuoi per Servillo stesso, vuoi per le atmosfere un po' glaciali e rarefatte, vuoi per l'uso della musica electro (divenuta quasi un mus...[Continua]
Roma, l'Altra Faccia della Violenza (di Marino Girolami, 1976) è un bel poliziottesco di mestiere, capace di miscelare diversi sottofiloni interni al genere. C'è infatti il solito commissario con le palle de fero che se la vede con la Mala, mentre parallelamente si pesca anche nel genere "giustizia fai da te" (un cittadino si fa gustizia da solo, vista la consueta pochezza di risultati delle indag...[Continua]
Nel 1974 Nello Rosati dirige La Nipote, commedia erotica con Orchidea De Santis, Francesca Muzio, Daniele Vargas, Annie Karol Edel. La storia: in quel della provincia di Rovigo, una famiglia facoltosa vede il ritorno a casa di una nipote, da parte di matrigna (la Edel). Il capofamiglia (Vargas) si mostra da subito interessato ma, almeno inizialmente, le sue attenzioni sono tutte per la governante ...[Continua]
La Cameriera Seduce i Villeggianti è una boiata pazzesca, pessimo sotto quasi ogni aspetto. Trama di due righe: coniugi tenutari di un albergo sono indebitati fino al collo e per salvarsi dalle cambiali architettano seduzioni incrociate, il tutto poi si risolve ovviamente in equivoci da pochade e pecorecciate a go go. Il problema è che le gag comiche fanno ridere quanto un film di Eric Rohmer, le ...[Continua]
Emanuelle Nera di Albert Thomas (Adalberto Albertini) è la filiazione regina delle 8256 filiazioni derivanti dalla Emmanuelle originaria francese (quella con la Krystel e due emme). Tipica espressione del genio italico, un po' creativo un po' fanfarone; ovvero, si scopiazza la roba altrui, ma contestualmente la si reinterpreta, riplasma, la si fa diventare un prodotto nostrale ruspante, altrettant...[Continua]
Tarda trasheria stracult di quelle che furoreggiano spesso e volentieri su Cineraglio. E qui c'è lo split screen del giudizio critico: razionalmente vi dico che il film è poca roba, girato insomma, sceneggiato insomma, gag divertenti insomma. Il critico criticone vero gli darebbe un 5 e mezzo e starebbe a posto (Mereghetti credo sia andato sui numeri negativi). Col cuore in mano invece vi dico che...[Continua]
Chi è Gardenia? Er Califfo, nientepopodimeno che Franco Califano (incomprensibilmente truccato peggio di Renato Zero), detto Gardenia per via del fiore che porta sempre all'occhiello, firma di ogni sua impresa. Gardenia è l'eroe del quartierino, che ha una sua etica, una sua filosofia di vita (una specie di Carlito's Way), uno che sa cosa è il crimine ma ora è pulito e vuole rimanerci. Ma intorno ...[Continua]
Probabilmente una delle pellicole più trash che mi sia capitato di vedere, anche perché sembra mirare molto alto ma non con i risultati sperati. La storia vede un diplomatico inglese (Andy J. Forest) sposato con una ex stilista avida e ninfomane (Mirella Banti), dal passato un po' torbido (stuprata in una macelleria). Per non farsi mancare nulla e non abbassar il tasso di erotismo, in casa i due o...[Continua]
Questo film l'ho visto in sala a 6 anni, in un cinemino parrocchiale dove arrivò un anno dopo e oltre la sua uscita negli States. L'ho rivisto recentemente, ben 30 anni dopo... ed è stato abbastanza stupefacente. Non lo avevo mai rivisto, neanche a pezzetti (anche perché non ho memoria di passaggi televisivi). Per caso mi sono imbatutto nel dvd e l'ho acquistato subito, voglioso di riappropriarmi ...[Continua]