Angel Killer esce nei cinema americani nel 1984 attraverso la New World Pictures di Roger Corman e si rivela inaspettatamente un solidissimo successo commerciale, staccando l'equivalente di 2,2 milioni di dollari di biglietti venduti nel primo fine settimana di programmazione. Rimane per diversi mesi nella top ten, totalizzando oltre 17 milioni e diventando il miglior incasso della NWP quell'anno. Inevitabile, date le premesse, che venissero concepiti dei sequel. Saranno ben tre, ma tutti falliranno al botteghino (anche perché la protagonista cambierà ogni volta). Robert Vincent O'Neil co-scrive e dirige il film, tutto incentrato su Molly "Angel" Stewart (Donna Wilkes), studentessa quindicenne che nottetempo si dedica alla prostituzione sull'Hollywood Boulevard. Angel è stata abbandonata dai genitori, vive nella perenne attesa del ritorno del padre e si barcamena dall'età di 12 anni come può, guadagnando con la professione più vecchia del mondo e ottenendo buoni voti a scuola. Nessuna sospetta della sua doppia vita, lo sanno solo i suoi compagni notturni di viaggio, il travestito Mae (Dick Shawn), la lesbica Solly (Susan Tyrrell) e Kit Carson (Rory Calhoun), una controfigura della vecchia Hollywood che racconta continuamente storielle dei western di un tempo nei quali millanta di aver recitato. C'è un serial killer di prostitute in giro, le uccide e poi ne abusa. Una dopo l'altra le colleghe di Angel spariscono dal Boulevard, per poi finire sui giornali, da cadaveri. Anche la ragazza con cui Angel divide l'appartamento "di lavoro" viene assassinata.
- SPOILER: Tra vari sospettati Angel riconosce l'ultimo cliente dell'amica Crystal (Donna McDaniel) durante un confronto al distretto di Polizia. Il killer riesce a fuggire e da quel momento inizia la caccia ad Angel, va al suo appartamento vi trova Mae e lo uccide. Angel decide di farsi giustizia e scende in strada a cercare a sua volta l'assassino, mentre il tenente Andrews (Cliff Gorman) prova a proteggerla.
Uscito semplicemente come Angel, in America il film è diventato un vero e proprio cult, mentre in Italia è una di quelle pellicole relegate alla seconda serata di Italia 1. In effetti non ha realmente niente di così particolare, la regia non è granché ispirata (anche se non è nemmeno eccessivamente rozza o dozzinale), i dialoghi scivolano via in modo talvolta incolore, Donna Wilkes non è di una bellezza irresistibile, semmai è curioso il fatto che interpretasse una quindicenne avendo 10 anni in più (e si vedono tutti, nonostante le mise da collegiale fattele indossare, con tanto di acconciature lolitesche ed innocenti). Nella scena in cui il pulmino scolastico porta gli studenti a scuola si raggiunge il parossismo del grottesco, con una infornata di ragazzi e ragazze palesemente fuori età. Per interpretare Molly, la ispano-irlandese Wilkes (che aveva esordio ne Lo Squalo 2, dopo tanti spot pubblicitari fin dalla più tenera età) frequentò vere prostitute, il distretto di Polizia di Los Angeles e trascorse del tempo negli orfanotrofi, iniziative lodevoli ma che non traspaiono in alcun modo nella sua interpretazione. Il taglio del film è decisamente più prosaico, terra terra. La condizione di semi orfana di Angel, capace di tessere rapporti e vere amicizie solo per strada, è appena percepita. Eccezion fatta forse per Mae, al quale Dick Shawn dà una profondità piuttosto sentita, il resto dei personaggi è decisamente stereotipato e tratteggiato in modo superficiale. Come thriller il film non regala molto, sappiamo da subito chi sia il killer e come opera, e quando compare in scena (o sta per comparire) le musiche di Craig Safan - composte pare in appena una settimana - lo smascherano ancor prima dei fotogrammi. Nonostante l'ambiente della "bella vita", non c'è nemmeno un gran ricorso a nudità ed erotismo, sotto questo punto di vista Angel Killer non punta per niente su ammiccamenti maliziosi, semmai intende percorrere la via del puro thriller, senza grandissimi guizzi nel carniere. Da notare che il killer è praticamente muto, non ha una battuta in tutto il film, tranne nella sua ultima scena (....per modo di dire).
E' davvero un mistero il perché sia diventato un piccolo fenomeno di culto. Il pregio migliore direi essere la Los Angeles notturna degli anni '80, Angel Killer ce la restituisce in modo verace e vitale, essendo stato realmente girato attorno all'Hollywood Boulevard. In Italia il film uscì nel 1985 ed in homevideo, dopo una prima distribuzione in VHS, è approdato in dvd con 01 solo nel 2009. Oltre alla messe di sequel generò anche diverse imitazioni, del resto la trama di Angel Killer conta probabilmente un rifacimento in ogni telefilm poliziesco degli anni '80 e '90 che si rispetti (sempre di quelli trasmessi su Italia 1). Per la Wilkes questo fu un po' il ruolo della vita, anche se la sua carriera non è mai veramente decollata. Dick Shawn morì tre anni dopo, nel 1987, durante uno spettacolo all'Università della California a San Diego, ma il pubblicò scambiò il suo tonfo faccia a terra come parte dello show. Nel 2002 esce un horror intitolato Fallen Angel, da noi importato come Angel Killer, tanto per non generare confusione; ovviamente non c'entra nulla con la "saga" originale.