Quando negli States va in onda in tv Madame Sin erano usciti già 7 Bond movies, il primo esattamente dieci anni prima (Agente 007 - Licenza Di Uccidere). Il film prodotto ed interpretato da Robert Wagner, e soprattutto da una iconica Bette Davis, sembra partire proprio da lì, perlomeno per quanto riguardo l'humus britannico, una certa ironia soggiacente alla sceneggiatura, il super potere pervasivo e tentacolare di una Malavita altamente tecnologizzata, e la figura dell'agente (in questo caso ex) eroico e pronto a tutto pur di abbattere il Male. Non so perché ma nelle peripezie ai limiti dell'assurdo e del parossistico che coinvolgono Madame Sin, i suoi scagnozzi e Robert Wagner, ci ho trovato pure qualcosa di Blake Edwards e della sua Pantera Rosa, un'eco understatement, involontaria, e probabilmente non cercata, tuttavia persistente. Così come la figura della temibilissima Madame Sin pare ricavata da una variazione al femminile del diabolico Dr. Fu Manchu, sarà per le sue mise un po' farsesche, per il trucco alla orientale, per i colori scuri, e per il ruolo di villain potentissima, ramificata ovunque, imprevedibile e impossibile da sconfiggere.
Anthony Lawrence (Robert Wagner), ex agente dei servizi segreti britannici, viene avvicinato da un faccendiere che intende proporgli un incarico. Lawrence rifiuta ma, nonostante ciò, viene stordito con un inganno e trasportato via elicottero in un luogo segreto e misterioso. Al suo risveglio viene a conoscenza di trovarsi su di un'isola, e si ritrova al cospetto di una figura leggendaria, che i servizi segreti credevano non fosse mai realmente esistita. Si tratta di Madame Sin, cattivissima leader di un'organizzazione criminale molto esperta in ambiti finanziari, che compie delitti su commissione. Al suo servizio Madame Sin ha un team di ricercatori scientifici, le migliori menti del pianeta, spariti dalla circolazione (perché fatti credere morti) ma in realtà al lavoro per Madame Sin. Lawrence è stato rapito per aiutare l'organizzazione a rubare un sottomarino nucleare. Il comandante del sottomarino è un amico di Lawrence ed egli dovrà fungere da esca per catturarlo. Poi, attraverso sofisticate apparecchiature in grado di effettuare il lavaggio del cervello, il militare verrà istruito per consegnare (complice inconsapevole) il sottomarino all'organizzazione. A Lawrence viene fatto credere che i suoi superiori hanno ucciso Barbara, la donna che amava, un'agente come lui. Mosso anche dal risentimento, Lawrence accetta di partecipare al rapimento. - SPOILER: L'operazione va a buon fine, ma al rientro alla base Lawrence scopre che Barbara è in realtà ancora viva. Madame Sin aveva inscenato tutto per costringere Lawrence a collaborare. Anche a Barbara però è stato fatto il lavaggio del cervello, come praticamente a chiunque entri in contatto con Madame Sin. Lawrence riesce a fuggire ma viene nuovamente separato da Barbara. L'organizzazione di Madame Sin è troppo potente e si prepara a colpire ancora.
Fuori dagli U.S.A. il film uscì al cinema, ma in realtà, come detto, si tratta di un lavoro per la tv, doveva essere l'episodio pilota di una serie che non venne mai realizzata, pare per la freddezza con cui venne accolto. In onore di Bette Davis però il budget impiegato fu onerosissimo e lo stesso ruolo di Madame Sin le fu praticamente cucito addosso. L'attrice disse di essersi divertita molto ad interpretarlo. Visto oggi, il film appare fortemente datato, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto tecnologico e fantascientifico. Questa Spectre conta su armi grossolane e fanciullesche, come delle pistole ad ultrasuoni e delle attrezzature da allegro chirurgo (molto psichedeliche come rappresentazione) che sarebbero in grado di alterare i ricordi e la realtà di un individuo, in qualche maniera preconizzando ciò che poi vedremo in Total Recall ed in tutta una filmografia successiva biotech-cyber-neuronale. Al netto degli effetti speciali puerili, pure la sceneggiatura semplifica all'inverosimile. Ad esempio il passaggio da Lawrence sequestrato a Lwrence collaborativo è risolto in un fotogramma, con Wagner che, nonostante non sappia neppure dove si trovi, è perfettamente in grado di informarsi sulle abitudini locali (come avesse alle spalle mesi e mesi di appostamenti). Lo vediamo un attimo col binocolo che scruta da una finestra e bon, sa già tutto, a che ora arriva il Comandante Cavendish, di che giorno, quanto si trattiene, in che ristorante va a mangiare, chi è la sua guardia del corpo, quale è il suo livello di preparazione professionale, etc.
C'è molta ironia nei personaggi e nei dialoghi; il più plateale in tal senso è Malcolm De Vere (Denholm Elliot, il mitico Coleman di Una Poltrona Per Due), braccio destro di Madame Sin, che a tratti sembra in realtà la marionetta dello scaltro De Vere e non viceversa (si veda la conversazione sul vecchio flirt tra Madame Sin ed il padre di Lawrence). L'interpretazione della Davis è gustosa, anche se la sua Madame Sin ha un taglio ai limiti del fumetto, ed in qualche modo ciò l'ha un po' penalizzata agli occhi dei critici, in una fase della sua carriera che oramai volgeva al tramonto. Nel film si respira un sapore esotico, anche se tutto l'ambaradan è strettamente anglosassone, ed anche l'enigmatica isola su cui alberga Madame Sin altro non è che la Scozia (che notoriamente non è un'isola, o perlomeno lo è assieme a tutto il resto della Gran Bretagna). La pellicola oggi suscita una sentimenti di tenerezza ed ingenuità, ma forse anche per questo risulta divertente e godibilissima, come tutte le storielle facili, dirette (appena 75 minuti) e straight to the point.