Nel 1955 Tennessee Williams compone l'omonima opera teatrale ed appena tre anni dopo Richard Brooks ne cura la riduzione cinematografica. Williams era un drammaturgo molto corteggiato dal cinema, egli stesso firmerà sei sceneggiature per il grande schermo tra il '56 e l'80. La Gatta Sul Tetto Che Scotta fu un film che però lo deluse molto poiché a suo dire guastò "la purezza" della sua creazione, ...[Continua]
Alterna molti documentari a pochi ma apprezzatissimi lungometraggi Davide Ferrario (La Fine Della Notte, Anime Fiammeggianti, Tutti Giù Per Terra, Figli Di Annibale), prima di Guardami, un film che è una scommessa sotto vari punti di vista. Interessato a fare cinema per lasciare traccia e testimonianza della nostra società, del nostro esistere contemporaneo, Ferrario si "appassiona" al mondo dell'...[Continua]
In principio fu il romanzo di Martin Cruz Smith (1981), dal quale venne tratto il film diretto da Michael Apted, ed il cui soggetto fa riferimento sempre a Smith, ma la sceneggiatura è di Dennis Potter. Appena due anni separano le pagine dello statunitense dal film dell'inglese, dunque cotto e mangiato, ed in anni affatto facili per parlare di Russia. Gorky Park è una pellicola gelida, lenta, scos...[Continua]
Sei anni di iato da Vendetta Privata ed un cambio totale di registro. Nuovo regista (Martin Campbell), nuovo protagonista (Pierce Brosnan), la produzione rimane in casa Broccoli ma passa a Barbara, figlia di Albert "Cubby" Broccoli (che passerà a miglior vita l'anno dopo). Dopo la parentesi con Timothy Dalton, non proprio apprezzatissima urbi et orbi, si torna indietro, non proprio alle origini (l...[Continua]
Andrew Niccol non è uno che ha diretto decine e decine di film in carriera, Gattaca fu il suo sorprendente esordio, al quale seguì S1m0ne, pellicola piuttosto distante per atmosfere (anche se di fondo alcune tematiche come la distopia, la disumanizzazione e l'alienazione potrebbero accomunare i due titoli). Gattaca, come detto, fu sorprendente poiché, comunque la si pensi sul film, ha indubbiament...[Continua]
Nel 1971 Dario Argento aggiungeva una nuova specie al suo personale zoo criminale, il gatto a nove code dopo l'uccello dalle piume di cristallo (animale in realtà del tutto inventato). Il gatto stavolta faceva riferimento al frustino costituito dal manico e da nove code appunto, per metafora una rappresentazione del caso sul quale investigano nel film l'enigmista cieco Karl Malden ed il giornalist...[Continua]
Viene naturale associare il debutto di Antonio Bido al filone dei thriller argentiani prima maniera. Gli elementi si sprecano, il titolo zoomorfo, la musica che rimanda platealmente ai Goblin, la protagonista Paola Tedesco pettinata, vestita e incorniciata in maniera estremamente simile a Daria Nicolodi, un omicidio che riproduce molto da vicino quello della vasca da bagno con l'acqua bollente di ...[Continua]
Due anni ed arriva il sequel di Mad Max, non sarebbe potuto essere altrimenti visto il grande e per certi versi inaspettato successo riscontrato dal primo capitolo. Per altro c'era un conto in sospeso con l'America, la quale aveva importato Mad Max ma lo aveva interamente ridoppiato (mal sopportando gli accenti australiani), il che aveva contribuito a rendere più spuntata la ruspantissima pellicol...[Continua]