Il Sottile Fascino Del Peccato

Il Sottile Fascino Del Peccato
Il Sottile Fascino Del Peccato

Attrice, sceneggiatrice, scrittrice, gnocca, le prime tre voci sono quelle riportate nella homepage del sito ufficiale di Carmen Trigiante non appena vi accedete, l'ultima l'ho aggiunta io, di mia spontanea volontà, meritata. Siete vissuti fino ad oggi senza sapere chi è la Carmen? Ve lo spiego: qualche mesetto fa mi imbatto in tv in una specie produzione a metà tra una fiction ed una soap; da subito mi sembra una roba abbastanza trash, e dopo pochi minuti che la guardo ho già fatto incetta di donnine in lingerie e amplessi focosi. Succede che sera dopo sera la vedo, mi appassiono e mi impadronisco della materia. Trattasi di Sulle Orme Del Passato, 30 puntate nelle quali si narra di un agriturismo attorno al quale si consumano intrighi, truffe e amorazzi. Tra le protagoniste indiscusse c'è la Trigiante; mi documento e scopro che il suo palmares consta di un titolo di Miss Mondo Puglia nel '99, uno di Miss Europa nel 2000, altri vari ed eventuali, qualche conduzione tv, qualche presenza nei corpi di ballo Mediaset, addirittura ben 4 opere letterarie dalle quali sono state tratte anche produzioni nelle quali la Trigiante recita come attrice. Una di queste è Il Sottile Fascino Del Peccato (2010), immagino ispirata al romanzo del 2006 L'Amante Di Satana, poiché nel film compare fisicamente il libro. La sensazione è stata un po' quella di una continuazione fisiologica della soap, anche perché ne condivide pure un paio di attori e il regista. Qui la Trigiante è una pulzella che torna al paese d'origine (Alberobello) in occasione della morte della madre. Il decesso ci viene venduto come suicidio ma la Trigiante ha dei dubbi; scava scava si convince che si è trattato di omicidio, e nella faccenda è sicuramente implicata la strega del paese, nientemeno che Milena Miconi (altra starlette televisiva con anta fiction e comparsate televisive alle spalle, e pure qualche film al cinema).

La sceneggiatura è un po' confusa, fatica ad ingranare all'inizio (complice anche un montaggio poco comprensibile) e si risolve maldestramente in chiusura. La regia - affidata a Franco Salvia, fondatore della Idotea, casa produttrice del film, della soap e in generale dei lavori che coinvolgono la Trigiante - è forse la cosa peggiore; al netto della camerina digitale (spesso a mano, con conseguente traballamento dell'immagine, che farà anche molto cinema verità....ma qui più che altro fa molto cinema amatoriale), alcune ingenuità sono bruttarelle forte, alcuni zoom sono terribilmente vistosi e meccanici; da scene molto buie in cui immagini e personaggi sono scarsamente leggibili, si passa a scene fortemente illuminate o coloratissime, nei campi e controcampi a volte pare di perdere dei fotogrammi poiché uno dei due dialoganti assume di colpo espressioni che un attimo prima non aveva, eccetera. Nel cast ci sono nomi un po' in disarmo ma che mi ha fatto piacere ritrovare, Laura Troschel, Nino Benvenuti, Nando Gazzolo (per chi non lo sapesse, doppiatore storico di Michael Caine, David Niven, ma anche Yul Brynner, Clint Eastwood, Martin Balsam, Henry Fonda e molti altri), Danny Quinn (ecco, di questo potevo anche fare a meno). Il Sottile Fascino Del Peccato è una produzione ultra cheap - credo con una modestissima distribuzione in sala all'epoca - tuttavia sponsorizzata da Cecchi Gori, quindi una certa visibilità è comunque riuscita a guadagnarla almeno nel circuito dell'homevideo. Va vista e considerata come cinema di genere, naive e affatto esente da difetti, ma.... stabilito che è una "trashata", ai limiti dell'exploitation maccheronico, io mi ci sono anche divertito.

C'è qualche timida puntata nell'erotismo, ma poca roba (anche rispetto alla soap televisiva, che concedeva molto di più); peccato perché, inteso come cinema di genere appunto, Il Sottile Fascino Del Peccato avrebbe potuto osare un po' di più e speziare maggiormente il proprio impasto, tanto più che la Trigiante e la Miconi hanno senza ombra di dubbio il physique du role. La prima, pur senza esibire curve esplosive, è belloccia ed ha un suo magnetismo che pare fatto apposto per l'erotismo (un film con Brass sarebbe la morte sua), la seconda ha un fisico decisamente prorompente (si veda la vestizione con la tunica da strega). Si rimane quindi un po' impantanati nel thriller povero, purtroppo non reso al suo meglio, con tante banalità e semplificazioni. La tensione e le atmosfere occulte e paranormali che il film vorrebbe trasmettere rimangono ai minimi livelli, non si registrano guizzi creativi né in una direzione né in un'altra; un prodotto mediano (ma con evidenti limiti realizzativi di cui ho già detto), tanto che la pellicola si riduce a poco più che una "curiosità" dell'underground italiano, sostanzialmente trainata dalla bella presenza della Trigiante. Detto tutto ciò, non boccio il film ma anzi, con la predisposizione giusta, invito alla visione; altre produzioni, anche italiane, mi hanno fatto assai più irritare di questa, tutto sommato onesta, senza infamia e senza lode. Attenzione perché esiste un quasi omonimo film di Ninì Grassia dell'87 col quale è facile sbagliarsi.

Trailer ufficiale

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