Delitto sull’Autostrada

Delitto sull’Autostrada
Delitto sull’Autostrada

Terzo Delitto dopo quello a Porta Romana e quello al Ristorante Cinese; si passa nella mani della produzione Cecchi Gori, che spinge sempre di più sul versante commedia la serie poliziesca dell'ispettore Nico Giraldi. Il soggetto è a tre, oltre a Bruno Corbucci e lo stesso Mario Cecchi Gori c'è pure Mario Amendola; la sceneggiatura (fortunatamente) non vede il diretto intervento del produttore. Pellicola molto divertente, per alcuni la migliore dei Delitti. Il punto di forza è sicuramente l'ambientazione, il contesto autostradale infatti, tir e camionisti, si addice perfettamente al personaggio verace e stradaiolo di Giraldi. La mancanza delle architetture romane viene compensata da lunghi riprese delle autostrade italiane (in particolare il tratto dello svincolo Firenze-Orvieto, teatro degli eventi), con bolidi che sfrecciano sulle corsie.

Dopo che una voce narrante ci ha introdotto allo stato dell'arte (i tanti furti ai danni degli autotrasportatori), e dopo aver materialmente assistito a qualche rapina, l'azione si trasferisce a casa Giraldi, dove Nico, vestito da pagliaccio, intrattiene con giochi di prestigio i marmocchi presenti alla festa di compleanno del figlio Rocky. Una versione atipica dell'ispettore, subito riportato alla realtà dalla visita del diretto superiore, il commissario Trentini ("gran rompicoglioni") che affida a Giraldi una nuova missione, infiltrarsi nel mondo dei camionisti e sgominare la banda criminale che li taccheggia. Giraldi suo malgrado accetta. Ha inizio così l'avventura nel mondo dei "bestioni", che porterà Nico a familiarizzare con alcuni di loro, risalire agli intermediari e poi ai capi dei delle truffe, il tutto mentre, per un incontro fortuito in autogrill, l'ispettore si imbatte nella bellissima Anna Danti (Viola Valentino), giovane promessa del mondo della musica. Giraldi la salva da un accompagnatore manesco e da quel momento i due diventano inseparabili, tanto che Giraldi arriva a mettere in discussione il proprio matrimonio, perdutamente innamorato della Valentino e alla fine del film si trova costretto a prendere la decisione della vita, lasciare la famiglia o tornare all'ovile.

La componente comica e quella sentimentale prendono decisamente il sopravvento in questo capitolo "autostradale"; la trama gialla è minimale, è praticamente ovvio chi sia il mandante delle operazioni criminali, lo si identifica con facilità non appena compare sullo schermo (per altro lo si vede due sole volte, quando viene presentato il personaggio e quando Giraldi lo affronta all'ultimo sangue, o sarebbe meglio dire all'ultimo volo....). Bombolo/Venticello - particolarmente efficace qui - stavolta è un trainer di una squadra pugilistica, anche se non ha perso il vizietto di sgraffignare, cosa che gli costa innumerevoli schiaffoni da parte di Giraldi. Sta pure per sposarsi, con "Bocconotti Cinzia" (Gabriella Giorgetti), tanto una "brava ragazza", un po' troppo "alla mano" forse, ma insomma... Giorgio Triestini è il vero antagonista di Giraldi, anche se è solo manovalanza, dato che il vero capobanda, come detto, è praticamente assente per tutto il film. Triestini è sposato con Adriana Russo, che fa appena in tempo a farsi strizzare una tetta per poi sparire pure lei. Comparsata fugace anche per Marina Lotar, che già si era prestata - con qualche posa in più - in Delitto A Porta Romana; qui è una ninfomane (tanto per cambiare) che si confessa a Giraldi (credendolo un sacerdote). La colonna sonora è appannaggio di Franco Micalizzi e, a mio modesto parere, mette assieme ottimi momenti con altri più dozzinali. Menzione di merito per i temibilissimi Fire, gruppo a tutto rock che suona al Festival delle voci emergenti, conciato come il circo Togni.

Molto spazio viene riservato alla presenza di Viola Valentino, nel film esegue per intero la canzone "Sola" (al Festival, che la incorona vincitrice), poi la esegue una seconda volta inversione acustica durante una partita di poker di Giraldi con i camionisti, quindi il pezzo viene nuovamente ripetuto come sigla dei titoli di coda. Inoltre il suo personaggio, Anna, ha un ruolo decisamente importante, la vediamo per buona parte del film al fianco di Tomas Milian, in scene sempre misurate, nonostante il pubblico forse si aspettasse di più, sia per il tono molto popolare del film, sia per le copertine di Playboy che avevano immortalato la Valentino l'anno precedente. In effetti i due mondi stridono un po', da una parte lo sboccato e guascone Giraldi, dall'altra l'elegante e garbata Anna, la loro love story è tenuta assieme con le pinze, ciò nonostante come spettatori ci crediamo lo stesso perché, come ci ha insegnato X-Files, il motto è: I want to believe. Purtroppo in totale le pellicole con la Valentino saranno solo tre ovvero, oltre al Delitto, Due Strani Papà con Pippo Franco e Franco Califano (1983) e il film tv Le Volpi Della Notte (1986) assieme a Fabrizia Carminati e Pamela Prati.

Trailer ufficiale

Galleria Fotografica