…Altrimenti Ci Arrabbiamo!

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Dopo Trinità, i western con Jack Palance e James Coburn, dopo Anche Gli Angeli Mangiano Fagioli (nel quale Giuliano Gemma fa le veci di Terence Hill), dopo il primo Piedone, la più celebre coppia del nostro cinema "de menare" inizia il fortunato ciclo che la vedrà imperversare fino a metà anni '80, mietendo successi di botteghino e garantendo risate ad un pubblico sempre più affezionato. ...Altrimenti Ci Arrabbiamo! è in qualche misura l'avvio ufficiale della ditta fuori dal contesto western, nonostante prima ci fossero già stati Il Corsaro Nero e ...Più Forte Ragazzi! La sceneggiatura si caratterizza per una semplicità e per una "povertà" che, ripensate oggi, sorprendono un po'. Da ragazzo - l'età nel quale mi sono imbattuto, come tanti, in queste pellicole, mandate in onda spesso da Mediaset - non avevo la benché minima impressione che il film fosse così inconsistente e pretestuoso. Termini da intendere nel senso buono, ovvero a Bud e Terence bastava pochissimo per divertire la platea, giusto uno spunto, una piccola scintilla che permettesse loro di far volare sganassoni per un'ora e mezzo, e fare qualche battuta e faccia buffa.

Ben (Bud) è un meccanico con la passione del canto, Kid (Terence) è un camionista; entrambi partecipano ad una gara di autocross, arrivando primi in modo indistinguibile l'uno dall'altro. Sono così costretti a spartirsi il premio, una fiammante dune buggy rossa con cappottina gialla. Mentre se la giocano a "birra e salsiccia", dei brutti ceffi fanno irruzione nel bar del luna park dove i due si stanno sfidando, mettendo a soqquadro tutto e finendo col provocare l'incendio dell'auto. Ben e Kid sono allora costretti a rivolgersi direttamente al boss della gang, intimandogli di restituire loro una nuova dune buggy. La Mala tenterà di scoraggiare i nostri eroi, ma naturalmente se la vedrà molto brutta. - SPOILER: Ben e Kid ottengono addirittura due nuove buggy, ma alla prima messa in moto si tamponano, e la macchina di Ben prende fuoco. Sono così nuovamente costretti a mettere in palio l'unica buggy rimasta.

E' stato fatto notare come perlopiù le situazioni divertenti del film nascano dal recupero della comicità delle origini, momenti "comici" nel senso più istituzionale della parola, estremamente fisici, plastici, coreografati, slapstick. Sganassoni e acrobazie sono rovinosi, pacchiani, eclatanti, esagerati, con una perenne sottotraccia ironica e ridicola. Si potrebbe persino tentare l'esperimento di vedere il film senza audio, riproducendo così un clima da pellicola "muta", per mettere ancora più in risalto l'aspetto "primitivo" delle gag. Sono botte da orbi, come è giusto che sia, ma di quelle botte che non fanno veramente male a nessuno, uno spettacolo di clown dove i buoni vincono per contratto, e sulle teste dei cattivi roteano le stelline di Wile Coyote. Bella la gara di autocross, piuttosto sguaiata e spettacolare; divertente la sfida a birra e salsicce, con un Terence Hill indemoniato (chiede pure il gelato alla vaniglia con tanta tanta panna!) ed un Bud che se la prende calma ma conta di vincere sulla distanza. Le mega risse avvengono dapprima in una palestra poi in piena campagna, contro una banda di motociclisti (con tanto di torneo medievale riprodotto dai centauri). Si arriva quindi al temibile sicario chiamato direttamente dagli Stati Uniti, Paganini (Manuel De Blas), occhi di ghiaccio e sensibilità di granito. Pure lui piegato facilmente a più miti consigli. Prima però c'è la scena del coro, dove Bud si esibisce nel suo celebre leit motiv coi labbroni. Finale "arrabbiato", come da titolo, con Spencer e Hill che pestano tutto e tutti in un tripudio di palloncini da festa.

I villain della situazione sono più innocui di un fumetto di Topolino; John Sharp è un boss infantile, costantemente seguito dal "dottore" (Donald Pleasance), una specie di psicanalista avido e crudele in odore di nazismo, con la fissa di Freud. I due sono una coppia da farsa (talvolta anche sin troppo stupidi). Il minaccioso piano del dottore prevede l'abbattimento del luna park per permettere la costruzione di un enorme grattacielo, ma Ben e Kid, intenti a recuperare la dune buggy, porranno fine alla velleità dei criminali. Come in molti film della coppia, c'è una sottotraccia vagamente ambientalista, o comunque avversa al capitalismo più becero e disumano. Piatto forte della pellicola è la dinamica all'interno del duo, Hill è un guascone furbacchiotto ma dal cuore d'oro, Spencer è un gigante altrettanto buono ma facilmente irritabile, decisamente meno sottile del compare (di acume e di stazza), che infatti finisce con l'irritarlo ed il provocarlo sistematicamente. Il meccanismo comico sta tutto lì, il resto sono schiaffoni e capriole. E forse la più protagonista di tutti è la dune buggy, che ogni adolescente che ha visto questo film ha sognato di possedere. Anche perché il lavaggio del cervello perpetrato dalla fantastica colonna sonora dei fratelli De Angelis ("I feel Iike a king in my buggy.....") era irresistibile.

Trailer ufficiale

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